CONAI, valutati lo scenario attuale della filiera del riciclo degli imballaggi e i pareri dei consorzi RICREA, RILEGNO, COREPLA, BIOREPACK e COREVE, ha stabilito nuove riduzioni del contributo ambientale (CAC).
I nuovi contributi interessano gli imballaggi in acciaio, legno, plastica, plastica biodegradabile e compostabile e vetro.
Il presidente CONAI Luca Ruini spiega: “Il contesto economico vede ovunque aumenti generalizzati, e i costi di produzione continuano a crescere per tutte le aziende del Paese. Ma, quando il mercato lo consente, CONAI fa la sua parte insieme ai Consorzi di filiera per andare incontro alle aziende. È quello che stiamo facendo oggi con queste riduzioni dei CAC”.
La situazione contingente
Tutti i Consorzi di filiera che hanno la responsabilità sui materiali oggetto delle riduzioni si trovano oggi nella condizione di poter attingere alle loro riserve economiche.
Inoltre, i valori dei materiali riciclati sul mercato, pur in presenza di una prima significativa flessione, si mantengono ancora alti. Continuando così a generare effetti positivi per il Sistema consortile, in particolare per acciaio, plastica e vetro.
Si stima così che le riduzioni appena approvate porteranno alle aziende risparmi da CAC per quasi 170 milioni di euro nel corso del 2023.
Gli imballaggi in acciaio
Il valore del CAC per l’acciaio si abbassa quindi da 8 a 5 euro/tonnellata.
Pur in presenza di un raffreddamento dei valori del rottame rispetto ai valori molto sostenuti del primo semestre, la politica di valorizzazione del prezzo di vendita da un lato e il ricorso al mercato da parte dei soggetti convenzionati dall’altro, per i primi mesi del 2022, hanno consentito così un’ulteriore riduzione del contributo per l’anno prossimo.
Dal prossimo anno, il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in acciaio si stima in circa un milione e 600mila euro.
Gli imballaggi in legno
Il CAC per il legno si riduce invece da 9 a 8 euro/tonnellata.
Una variazione legata alla positiva situazione patrimoniale del consorzio RILEGNO.
Dal 1° gennaio 2023 il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in legno si stima in 2 milioni e 700mila euro.
Gli imballaggi in plastica
Entra in vigore dal 1° gennaio 2023 la classificazione degli imballaggi in plastica in nove fasce con differenti valori contributivi, come annunciato lo scorso giugno.
Prosegue così il duplice impegno di CONAI per legare sempre più i valori del contributo ambientale sia all’effettiva riciclabilità e al circuito di destinazione sia al deficit di catena. Si tratta del rapporto fra costi e ricavi delle attività di raccolta, selezione e riciclo degli imballaggi.
Ecco i valori dei CAC per le plastiche in sintesi:
Fasce attuali |
Fasce da gennaio 2023 |
CAC in vigore (euro/tonnellata) |
CAC da gennaio 2023
(euro/tonnellata) |
CAC da luglio 2023 (euro/tonnellata) |
A1 | A1.1 | 60 | 20 | 20 |
A1.2 | 60 | 90 | ||
A2 | A2 | 150 | 150 | 220 |
B1 | B1.1 | 20 | 20 | 20 |
B1.2 | 20 | 20 | ||
B2 | B2.1 | 410 | 350 | 350 |
B2.2 | 410 | 477 | ||
B2.3 | 560
|
555 | 555 | |
C | C | 560 | 560 |
Le liste degli imballaggi in plastica nelle fasce contributive sono disponibili sulla pagina dedicata del sito conai.org.
Gli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile
La quota del CAC per la bioplastica compostabile si riduce perciò da 294 a 170 euro/tonnellata.
Il consorzio BIOREPACK, riconosciuto nel novembre 2020, alla luce del primo biennio di attività, è entrato infatti nel pieno dell’operatività.
Il risparmio previsto per gli utilizzatori di imballaggi in bioplastica compostabile dal prossimo 1° gennaio, si stima in circa 9 milioni e 400mila euro.
Gli imballaggi in vetro
Il valore del CAC per il vetro passa da 29 a 23 euro/tonnellata.
Continua la forte richiesta di rottame di vetro, i cui valori di mercato rimangono molto alti. Anche per COREVE le riserve patrimoniali sono sufficienti a permettere riduzione del CAC per gli imballaggi in vetro.
Dall’inizio del prossimo anno, infine, il risparmio previsto di imballaggi in vetro si stima in circa 16 milioni di euro.
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