Dall’ARERA quattro nuove delibere per una migliore gestione dei rifiuti

Una di esse riguarda i rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare.

ARERA rifiuti
Foto di Naja Bertolt Jensen su Unsplash

Con quattro delibere, svelate oggi 8 agosto, l’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha regolato alcuni elementi di notevole rilevanza per la corretta gestione dei rifiuti, sempre più spesso considerati come una risorsa economica da valorizzare attraverso la raccolta differenziata e il riciclo.

Cosa prevedono le nuove delibere sui rifiuti

  1. Con la delibera 385 è stato approvato lo schema tipo di contratto di servizio per la regolazione dei rapporti tra ente affidante e soggetto gestore. Sono stati disciplinati i contenuti minimi essenziali del contratto, volti ad assicurare, per tutta la durata dell’affidamento, l’assolvimento degli obblighi di servizio pubblico, nonché l’equilibrio economico-finanziario della gestione secondo criteri di efficienza, promuovendo il progressivo miglioramento della qualità delle infrastrutture e delle prestazioni erogate.
  2. Con la delibera 387 si introduce il monitoraggio di nuovi indicatori di efficienza delle attività di recupero e smaltimento, secondo un approccio graduale che tiene conto delle condizioni di partenza e dell’eterogeneità del parco impiantistico disponibile. Il nuovo set di indicatori si completa con altri, legati all’affidabilità e alle performance delle infrastrutture degli impianti di trattamento, prevedendo – dal 1° gennaio 2024 – specifici obblighi di monitoraggio e trasparenza.
  3. Con la delibera 389 sono state definite le regole per l’aggiornamento biennale 2024-2025 delle predisposizioni tariffarie, confermando l’impostazione generale del metodo tariffario rifiuti MTR-2 (delibera 363/21) e adeguandolo anche per ottemperare rapidamente a quanto statuito dal Consiglio di Stato, con la recente sentenza n. 7196/23, relativamente alla trattazione dei costi afferenti alle attività di preselezione o pretrattamento degli imballaggi plastici provenienti dalla raccolta differenziata.
  4. Con la delibera 386 è stato istituito un meccanismo perequativo dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e volontariamente raccolti in mare, nei laghi, nei fiumi e nelle lagune. Il meccanismo, in coerenza con quanto stabilito dalla legge Salva Mare, riguarda anche le campagne di pulizia ed è finalizzato a distribuire sull’intera collettività nazionale i relativi oneri.

Provvedimenti importanti in ottica di economia circolare

“L’Autorità ha ritenuto necessario mettere a disposizione del Paese un ampio pacchetto di riforme relativo al settore dei rifiuti, consolidando un quadro regolatorio che va progressivamente definendosi. L’economia circolare, per rendere tangibili i benefici che i cittadini ne possono ricavare, necessita di una sempre maggiore efficienza delle attività gestionali e di una crescente qualità del materiale avviato a recupero”, ha dichiarato il presidente dell’ARERA, Stefano Besseghini.

“La nuova regolazione approvata dall’Autorità rappresenta un fondamentale fattore abilitante per il continuo miglioramento delle performance della raccolta differenziata, del recupero e del riciclo, in un quadro evolutivo in cui il monitoraggio e la regolazione devono procedere di pari passo”.

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