Serve un vero mercato per non mandare “in bolletta” il consumatore

I temi sul tavolo e i suggerimenti di Federconsumatori nel corso del webinar "Mercato libero e maggior tutela: le giuste garanzie di un mercato regolato"

Il passaggio dalla maggior tutela al mercato libero, è un momento delicato per cittadini e aziende. Un momento più volte rimandato ma che a quanto sembra è arrivato. Diversi ancora i punti da chiarire e per cui secondo Federconsumatori i cittadini non sono ancoro del tutto informati. Nel webinar “Mercato libero e maggior tutela: le giuste garanzie di un mercato regolato” organizzato proprio da Federconsumatori sono chiamati in causa i diversi ruoli istituzionali con cui questo passaggio dovrà avvenire. Idealmente nella tutela dei cittadini vulnerabili, i più sensibili a variazioni di prezzo.

“Si tratta di un passaggio affrontato in modo burocratico” spiega Fabrizio Ghidini, referente nazionale per l’energia di Federconsumatori. “Manca un disegno concreto e obiettivi dichiarati” una visione che permetterebbe secondo Ghidini di cogliere l’occasione per rivedere il mercato energetico e realizzare un vero mercato. Gli esiti di questa liberalizzazione dovrebbero essere una maggiore concorrenza del settore. Per farlo serve costruire le necessarie premesse. Indipendentemente dall’ultimo anno, la spesa energetica è andata sempre aumentando, sottolinea Ghidini e le offerte di energia presenti ad oggi nel mercato mostrano il doppio e a volte il triplo del prezzo in tutela (vedi la relazione completa di Ghidini).

I temi sul tavolo e i suggerimenti di Federconsumatori

Diversi i temi sul tavolo e molta l’attenzione a quello che deve essere il mercato visto nella sua realtà.

Lasciamo fare tutto al mercato e scarichiamo tutto il peso sul consumatore? Questa la domanda che il responsabile energia di Federconsumatori pone nella discussione in corso.

Un albo dei venditori con espliciti criteri di accesso. Magari meno player, e un Osservatorio che vede la partecipazione delle associazioni di consumatori e aziende in cui ci sia un monitoraggio effettivo e che offra un confronto sul reale funzionamento del mercato dal punto di vista degli utenti. Altro punto l’assenza di una campagna informativa, per cui siamo già in ritardo e che deve partire il prima possibile.

Un prezzo indicativo e un mercato che sia realmente competitivo

“L’alta volatilità dei prezzi ha caratterizzato l’ultima fase del costo dell’energia” sottolinea Massimo Ricci, direttore della divisione energia dell’Autorità di Regolazione per energia, reti e ambiente. Per questo suggerisce, non bisogna abbassare la guardia rispetto l’aumento dei prezzi. “Stiamo lavorando per completare il percorso disegnato dalla normativa”. Per fine anno quindi si dovranno concludere i procedimenti per le aste che riguardano l’assegnazione dei clienti non vulnerabili. Una seconda tappa del percorso guarda invece proprio ai clienti vulnerabili. “Aver diviso questo percorso in due tappe, serve a garantire proprio i vulnerabili”. Un processo pensato per assicurare una competitività reale del mercato. D’altronde come ricorda Ricci, “al momento non c’è una data target unica per terminare il processo dei clienti vulnerabili“. Tale data che dovrebbe, secondo Ricci, essere definita con una decisione condivisa.

L’Autorità inoltre esprime un’apertura sulla richiesta di Federconsumatori di un prezzo indicativo di riferimento. Questo dovrebbe consentire all’utente finale una forma di confronto. Mentre rispetto la possibilità di un Osservatorio “in questo gli open data pubblicati sul nostro sito possono essere degli utili elementi di supporto” conclude Ricci

La concorrenza reale stimola innovazione ed efficienza del mercato, rassicura Elisabetta Fermi, responsabile Direzione trasporti, energia e ambiente Autorità garante per la concorrenza e il mercato. “Il consumatore continuerà a fruire di tutte le tutela che saranno necessarie, e saranno anche eventualmente rafforzate. Per garantire questo ci vorrà maggiore trasparenza nelle offerte e semplificazione delle informazioni essenziali”.  

Che la concorrenza porti dei vantaggi ai consumatori è essenziale, sottolinea Michele Carrus presidente di Federconsumatoripuò essere vero se si sviluppano dei criteri del tipo di concorrenza che intendiamo fare”.

Un servizio che comunque ad oggi è già molto avanzato, nel nostro Paese, come sottolinea Maria Giuseppina Crella responsabile Affari legali e Societario di Acquirente Unico.  

“Un sistema che riesca a selezionare l’offerta, vede dei soggetti forti da un punto di vista operativo che hanno tutto l’interesse a essere protagonisti” rimarca Giordano Colarullo, DG Utilitalia, “ma è necessario chiudere velocemente le regole in campo. Anche per tutelare gli investimenti e i costi sostenuti dalle stesse aziende in questa transizione.”

Informare correttamente e consumare meno, le basi di una transizione giusta per un vero mercato libero

Rispetto all’informazione se il mercato non è competitivo, anche un cliente che non conosce bene il settore lo può comprende nella valutazione delle offerte commerciali, sottolinea Ricci.

Per quanto “sull’energia non c’è alternativa” spiega Massimo Bitonci sottosegretario di Stato al Ministero delle imprese e del made in Italy e presidente Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, in quanto non se ne può fare a meno. Bitonci evidenzia anche come sia importante sia l’evoluzione del mercato sia l’efficienza dei suoi consumi, questo rende il tema strategico e la sua corretta divulgazione delicata.

Attenzione ai vulnerabili

Necessario dare massima attenzione al tema della povertà energetica, come sottolinea Vinicio Peluffo X Commissioneper cui c’è un rischio dispersivo” e suggerisce una maggiore attenzione alla definizione della platea.

Spesso le persone in povertà energetica sono coloro che consumano di più” rimarca Michele Carrus che ricorda anche come gli anziani siano “un bersaglio specifico del telemarketing aggressivo”. Quindi non si può abbassare la guardia serve un’attenzione in grado di tutelare i vulnerabili riconoscendo le falle che ad oggi ha dimostrato il sistema di avere. Su queste l’Associazione chiede un dialogo efficace e fattivo con le istituzioni.

Bisogna quindi agire sul sistema di rilevazione del prezzo e sulle componenti accessorie. In questo Carrus riprende il tema dell’esternalizzazione degli oneri di sistema così che siano proporzionali al reddito, suggerendo di spalmare i costi sulla fiscalità generale.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.