povertà energetica

Il progetto europeo Enpor per mappare le famiglie affittuarie in povertà energetica è partito. L’Unione europea vuole quantificare i nuclei in difficoltà e identificare le barriere strutturali e informative che impediscono il ricorso a misure di efficienza energetica in sette Stati membri UE, Italia, Austria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia e Paesi Bassi, più il Regno Unito.

La povertà energetica tra le famiglie affittuarie

“Nonostante le varie misure messe in campo, quello degli alloggi privati in affitto è un settore in cui la povertà energetica risulta in aumento”, sottolinea in una nota stampa Edoardo Pandolfi del dipartimento Unità efficienza energetica e responsabile del progetto per Enea, tra i partner di Enpor.

Una volta quantificate le famiglie, i promotori del progetto vogliono sviluppare una mappa digitale della povertà energetica e una piattaforma per lo scambio di conoscenze a livello nazionale e transnazionale. Strumenti “che serviranno a implementare politiche innovative e linee guida comuni nei Paesi in cui il problema è maggiormente diffuso”, evidenzia Pandolfi.

Il progetto Enpor è stato finanziato con il grant agreement n. 889385 del programma Horizon 2020. Oltre all’Enea per l’Italia, vede la partecipazione di altri 11 partner di 8 Paesi: Institute for european energy and climate policy – Ieecop (coordinatore) e Stichting hogeschool Utrecht (Paesi Bassi), Austrian energy agency (Austria), Union internationale de la propriete immobiliere (Belgio) Drustvo za Oblikovanje Odrzivog Razvoja (Croazia), Mittetulundusuhing tartu regiooni energiaagentur (Estonia), Climate alliance e wuppertal Institut fur klima, umwelt, energie Gmbh (Germania), university of Piraeus research center e Center for renewable energy sources and saving fondation (Grecia), university of Manchester (Regno Unito).

50 milioni di famiglie in povertà energetica

Nell’Unione europea le famiglie che oggi vertono in condizioni di povertà o vulnerabilità energetica sono 50 milioni, secondo le stime più recenti. Questo per una serie di fattori, che vanno dagli elevati costi dell’energia, al basso reddito e alla scarsa efficienza energetica degli edifici. Il contrasto alla povertà energetica, quindi, è prioritario nel Green deal europeo e nel Clean energy package.

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