Energia geotermica: Svimez vuole usarla per 40mila edifici in Campania

GeeL’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno vuole utilizzare l’energia geotermica per 40 mila edifici di Napoli e provincia

Nel panorama delle energie rinnovabili sappiamo che i consumatori, per risparmiare, possono richiedere differenti tipologie di prestito e decidere su quali tecnologie investire privatamente.
A Napoli, Svimez, associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, punta al risparmio e alla creazione di 15mila posti di lavoro attraverso l’utilizzo dell’energia geotermica.

La proposta, contenuta nel “Rapporto 2015 sull’economia del Mezzogiorno”, punta a riscaldare e raffreddare 40mila edifici di Napoli e provincia. Vediamo i dettagli della proposta di Svimez e della situazione dell’energia geotermica in Italia.

Il dettaglio dell’energia geotermica in Italia

Questo dato che stiamo per citare è sicuramente sconosciuto a molti, ma è molto importante: nel nostro Paese, la geotermia è presente in quantità superiore a tutti i paesi europei (eccetto l’Islanda) e le tecnologie geotermiche nostrane sono all’avanguardia nel mondo.

Nel Sud Italia sono localizzate le aree con la maggior disponibilità di risorse geotermiche: Toscana, Lazio, Campania (Ischia, Campi Flegrei, Vesuvio) , Puglia, Sardegna (queste ultime in misura minore), e Sicilia.

Campania ed energia geotermica: la proposta di Svimez

Secondo la banca dati CNR-ENI, in Campania ci sono 98 pozzi geotermici e ben 56 sorgenti: l’area di Napoli, centro della proposta di Svimez, ha 69 pozzi e 32 sorgenti, più della maggioranza del totale. La proposta di Svimez sarebbe quella di sostituire le tradizionali caldaie con pompe di calore geotermiche per riscaldare e raffreddare, in 4 anni, gli edifici residenziali e aziendali collocati nell’area di Napoli e provincia per un totale di 40mila unità.

Diamo per scontato il beneficio ambientale di questa operazione e prendiamo in considerazione il dato economico, su cui ci siamo concentrati fin dall’inizio. Secondo le ipotesi, interventi su un fabbricato di 10 edifici abitativi, porterebbero a un risparmio di 600 euro per famiglia, 6600 euro complessivi all’anno, impattando annualmente sul Pil napoletano con un dato del’1,4%.

La proposta di Svimez garantirebbe la creazione di 15mila posti di lavoro in 4 anni oltre a far sì che gli edifici riqualificati aumentino di valore; per fare questo Svimez auspica un’intesa tra Governo Statale e Amministrazione Regionale al fine di snellire le pratiche burocratiche e di avere sostegno finanziario agli investimenti, attualmente non presenti sottoforma di contributi diretti all’investimento.

Rapporto Svimez: le rinnovabili come opportunità per il Sud

Nella prospettiva del rilancio economico della nostra Nazione, sottolinea il Rapporto 2015 di Svimez, le energie rinnovabili e quella geotermica, in particolare per il Meridione, rappresentano un importante presupposto per adeguare l’Italia alle novità in campo energetico e, non da meno, per risollevare il Pil rispettando l’ambiente.

 

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