Consapevolezza e informazione sono la prima efficienza. L’esperienza della Spagna

Shutterstock 116463076L’efficienza energetica non è solo tecnologia, ma anche un insieme di buone pratiche. Per questo il coinvolgimento dell’utente finale è centrale per realizzare una concreta azione di efficienza energetica.

Non a caso l’Europa sta investendo in progetti il cui focus è sperimentare la comunicazione con il singolo consumatore. Ne parliamo con Francisco Puente, Direttore di progetti e sviluppo business di Escan energy consulting.

Con Usmartconsumer state portando avanti un progetto di comunicazione puntuale con il consumatore finale a Castellón, in Spagna, come avete costruito questo dialogo?

Negli otto paesi europei coinvolti nel progetto abbiamo impiegato diverse tipologie di comunicazione e diverse attività nei vari Paesi.

Rispetto quanto fatto a Castéllon innanzi tutto dobbiamo dire che abbiamo selezionato questa area perché dotata di smart meter. Come prima fase abbiamo coinvolto l’utility locale condividendo con loro quanto intendevano fare e capendo insieme a loro quali potessero essere le informazioni da mettere in evidenza con gli utenti finali. Sulla base di queste informazioni abbiamo strutturato una piattaform di analisi dei consumi ad uso degli utenti in cui oltre alle informazioni energetiche specifiche dei clienti abbiamo inserito la comparazione con il nostro target.

Rispetto i consumatori come prima azione li abbiamo informato rispetto gli smart meter (cosa sono e come utilizzarli). Non è stata una fase banale in quanto era una materia del tutto sconosciuta al nostro target.

Condiviso questo primo step di informazioni tecnologiche abbiamo iniziato a spiegargli la composizione dei consumi energetici di un appartamento e quindi come poter risparmiare. In seguito li abbiamo messi a conoscenza della piattaforma di consultazione.

La piattaforma è stata consultata nelle sue specifiche?

Inizialmente non abbiamo avuto risposte incoraggianti. Solo 1% degli utenti ha utilizzato la piattaforma in una prima fase. Ci siamo quindi adoperati per sviluppare azioni mirate di informazione coinvolgendo le associazioni dei consumatori locali. Di fatto abbiamo formato le associazioni affinché diventassero a loro volta un riferimento ed ha funzionato. Siamo arrivati ad un 6% di cambiamento dei comportamenti di utenza

Quanto è durato l’intero processo?
Abbiamo impiegato circa un anno dal il rapporto con il DSO, all’engagement del consumatore.

Pensa che questo processo di potrà velocizzare?

Di fatto questa è una tempistica necessaria. Abbiamo bisogno di uno studio preliminare di almeno nove mesi in cui registriamo i consumi anche con un certa stagionalità e poi serve un periodo di training sugli utenti, da cui recepiamo anche dei feedback.

Quali sono le conclusioni più rilevanti che avete riscontrato a seguito di questa sperimentazione?

Dalla piattaforma è possibile verificare i propri consumi reali. Questo aiuta a comprendere come migliorare la propria efficienza domestica. Abbiamo invece registrato l’esigenza di inserire consigli pratici di efficienza nella stessa piattaforma. Una sorta di suggerimento sui consumi in base ai dati di utilizzo dell’utente.

Di fatto quanto sono cambiati i consumi?

Abbiamo registrato un abbassamento del 5% dei consumi energetici e un uso del 6% degli utenti della piattaforma. Parliamo in totale di una indagine che ha toccato 400 smart meter per un quartiere di 72mila. I dati sono stati elaborati dalla università locale di Castéllon a garanzia di competenza e i neutralità.


Nel complesso quindi si è diffusa una maggiore consapevolezza sui consumi?
I risultati sono stati interessanti, ad esempio l’89% degli utenti ora apprezzano i nuovi smart meter considerandoli uno strumento valido per agevolare il controllo dei consumi domestici. Non solo il 25% ha iniziato a spegnere alcuni elementi di consumo dentro casa. E il 50% ha avviato un approccio più efficiente
di lavatrici e lavastoviglie.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.