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E’ un connubio vincente quello tra il settore della Blockchain e il comparto energetico. Secondo l’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milano il comparto energy si posiziona al 4 posto dietro al settore finanziario, governativo e logistico, per numero di progetti che sfruttano le potenzialità di queste soluzioni.  In particolare i progetti sono 13, il 3,9% dei 331 censiti nel periodo gennaio 2018 – marzo 2018, con una crescita del 350% solo nel 2017 rispetto all’anno precedente. In un contesto di questo tipo un approccio efficace a queste tecnologie, secondo l’osservatorio, potrebbe venire da sinergie virtuose con l’ambito del prosumer. In particolare l’idea proposta dal centro do ricerca dell’ateneo milanese, in collaborazione con EY, è un marketplace che consenta ai prosumer di vendere il proprio surplus di energia ai consumatori finali che vivono nelle vicinanze.

Le potenzialità di un approccio efficace al prosumer

Attualmente il prosumer, ovvero quel consumatore di energia che è anche produttore, non può ancora vendere il surplus energetico generato ai consumatori finali che sono presenti ad esempio nel proprio quartiere.  E’ possibile ricevere un contributo (scambio sul posto) in funzione dell’energia immessa in rete. La Blockchain potrebbe configurarsi come una soluzione efficace per permettere di acquistare questa energia elettrica prodotta in eccesso a un prezzo inferiore a quello di mercato. Il tutto con il risultato di promuovere la crescita del prosumer e valorizzare maggiormente l’energia immessa in rete. Un approccio che potrebbe contare su numeri interessanti: basti  pensare che attualmente circa il 70% dell’energia prodotta non può essere destinata all’autoconsumo.

La proposta dall’Osservatorio e di EY

La proposta dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger PoliMi e di EY consiste in un marketplace che consente ai prosumer di vendere il proprio surplus di energia ai consumatori finali che vivono nelle vicinanze. Quest’approccio è stato descritto in particolare nella ricerca “Le opportunità della Blockchain per lo scambio di energia p2p”.

Un market place gestito congiuntamente dalle utility

L’approccio consiste in particolare in un marketplace, gestito congiuntamente dalle utility, che consenta a tutti i prosumer di vendere a qualsiasi consumer la propria energia. I consumatori, infatti, possono  generare il proprio piano di approvvigionamento elettrico scegliendo il mix di approvvigionamento tra energia prodotta dalle utilities e/o prodotta dai prosumer.

Accesso tramite pagamento di quota annuale

L’accesso al marketplace potrebbe, ad esempio, essere accordato previo pagamento di una quota annuale per remunerare la gestione del processo di fatturazione per i prosumer che rimarrebbe in capo alle utility. In questo modo, spiega una nota, “si potrebbe garantire al gestore un incremento dell’1% dei ricavi, che andrebbe a ridurre l’impatto dei mancati ricavi dovuti alla perdita del margine sull’energia venduta dai prosumer”.

Registrare tutti gli scambi

“In vari paesi lo scambio di energia p2p è già attuabile ed è presumibile che in un futuro non troppo lontano si vada in questa direzione – sottolinea in nota Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger del Politecnico di Milanola Blockchain consentirebbe di registrare tutti gli scambi (per ora solo virtuali e non fisici) e semplificare la fatturazione tra gli utenti. Sviluppare questa soluzione consentirebbe alle utility italiane di anticipare i tempi e semplificare la vita ai prosumer che vogliono vendere energia. Il vero valore dell’applicazione di questa tecnologia per le utility italiane consiste però nei servizi a valore aggiunto che potrebbero essere abilitati da questa infrastruttura per lo scambio di energia p2p”.

Fatturazione automatizzate con smart contract

“In Blockchain verranno registrati i dati relativi alla produzione di energia da parte dei prosumer nonché le condizioni economiche cui si collocheranno le offerte sul marketplace – spiega nella nota Giuseppe Perrone, Blockchain HUB MED Leader di EY – tramite l’utilizzo degli smart contract, invece, verranno automatizzate le operazioni di fatturazione andando a remunerare tutti gli attori coinvolti in funzione del pagamento della fattura da parte del cliente all’utility”

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