PM10

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) Lombardia ha presentato l’analisi dei dati regionali sulla qualità dell’aria nel 2021. Secondo il report, lo scorso anno è stato caratterizzato da alcuni periodi più favorevoli alla dispersione ed altri più critici (in particolare, i mesi di marzo e dicembre, meno piovosi rispetto alle medie di riferimento). Si conferma la progressiva riduzione delle concentrazioni su base pluriennale per PM10, PM2,5 e NO2. Una situazione più stabile per l’ozono, con superamenti diffusi degli obiettivi di legge, valori al di sotto delle soglie per CO2, benzene e SO2. Per quanto riguarda PM10 e PM2,5, il trend è in miglioramento anche rispetto all’anno precedente.

Lombardia, PM10 nei capoluoghi di provincia

Nel 2021 si sono verificati 66 giorni di superamento della media giornaliera di 50 µg/m3 di PM10 a Cremona, 61 a Milano, 60 a Lodi, 59 a Brescia, 55 a Mantova, 53 a Pavia, 46 a Monza, 41 a Como, 39 a Bergamo, 19 a Lecco e a Sondrio, 17 a Varese. A confronto, nel 2020, il numero di giorni di superamento era stato complessivamente pari a 90 giorni a Milano, 78 a Cremona, 66 a Mantova e Monza, 64 a Pavia, 62 a Brescia, 59 a Lodi, 46 a Bergamo e Como, 25 a Varese, 24 a Lecco, e 7 a Sondrio.

Arpa lombardia (1)
Fonte: Arpa Lombardia.

Anche se il limite di 35 giorni, previsto dalla normativa italiana ed europea è stato rispettato, solo in 3 capoluoghi provinciali, il numero dei giorni di superamento è generalmente diminuito. Per quanto riguarda Milano, la media annua del 2021 è la migliore di sempre mai registrata.

Arpa lombardia (2)
Fonte: Arpa Lombardia.

PM2,5, NO2, O3: la situazione provinciale

Anche per quanto riguarda l’inquinante PM2,5, nel 2021 si è registrato in generale un miglioramento rispetto al 2020. Il valore limite annuale di 25 µg/m3 è stato rispettato in tutte le stazioni di monitoraggio del programma di valutazione regionale, con la sola eccezione di Cremona Fatebenefratelli e Spinadesco (26 µg/m3 per entrambi i siti). Nei capoluoghi di provincia (dato peggiore della città) le concentrazioni si sono attestate sui seguenti valori: Cremona 26 µg/m3, Milano 24 µg/m3, Lodi e Brescia 22 µg/m3, Como 21 µg/m3, Pavia 20 µg/m3, Bergamo 19 µg/m3, Mantova e Monza 18 µg/m3, Sondrio e Varese 17 µg/m3, Lecco 15 µg/m3.

La situazione delle medie annue dell’NO2 è la seguente: Milano 44 µg/m3, Brescia 41 µg/m3, Bergamo e Monza 38 µg/m3, Como 36 µg/m3, Lecco 34 µg/m3, Pavia 32 µg/m3, Lodi 30 µg/m3, Cremona, Mantova e Varese 26 µg/m3, Sondrio 23 µg/m3. Anche per questo inquinante, al di là delle fluttuazioni tra un anno e l’altro, è confermato il trend in diminuzione su un periodo più lungo: a Milano viale Marche, la media annua di NO2 si attestava a 76 µg/m3 nel 2007 e a 86 µg/m3 nel 2000. Rispettato ovunque il limite di superamento della media oraria di 200 µg/m3, che la norma fissa in non più di 18 ore l’anno.

Diffuso superamento di O3

In merito all’O3, si sono registrati come anche negli anni precedenti diffusi superamenti sia del valore obiettivo per la protezione della salute, sia di quello per la protezione della vegetazione. In particolare, risulta superato in tutte le province lombarde il valore obiettivo per la protezione della salute di non più di 25 giorni con la massima media mobile su 8 ore superiore a 120 µg/m3.

Nel 2021 si sono registrati, 90 giorni di superamento dell’obiettivo per la protezione della salute nella provincia di Lecco, 80 in provincia di Monza e Brianza, 78 in provincia di Brescia, 71 in provincia di Mantova, 69 in provincia di Como, 68 in provincia di Bergamo, 67 in provincia Varese, 65 in provincia di Lodi, 64 in provincia di Milano, 59 in provincia di Cremona, 46 in provincia di Pavia e 23 in provincia di Sondrio. Per tutte le province il numero di superamenti è inferiore al 2020 tranne per la provincia di Monza e Brianza in cui si sono registrati 6 giorni di superamento in più.

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