La crisi climatica costa sempre di più a imprese e persone

Lo studio di Aon plc 

Sono 368 i miliardi di dollari che sono stati persi per eventi naturali globali. Di meno rispetto al 2023 dove erano stati registrati 397 miliardi di dollari, ma comunque una cifra importante.

I dati sono stati pubblicati nel report 2025 Climate and Catastrophe Insight – realizzato da Aon plc (NYSE: AON), azienda leader a livello globale nell’intermediazione assicurativa.

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Tra le maggiori cause: uragani e tempeste convettive (SCS) negli Stati Uniti, con un aumento del 14% rispetto alla media del 21° secolo. Si tratta del nono anno consecutivo con perdite superiori a 300 miliardi di dollari.

Un dato che evidenzia come anche se le perdite assicurate hanno superato di gran lunga la media, il divario di protezione si è attestato al 60% (2023: 68%).

L’impatto dei danni e il peso delle assicurazioni

L’evento più costoso a livello globale è stato l’uragano Helene che negli Stati Uniti a settembre e ha causato 75 miliardi di dollari di danni e 243 vittime. Mentre l’uragano Milton, in ottobre, è stato il più costoso tra i sinistri assicurati a livello globale, con 20 miliardi di dollari di danni. Non a caso il 78% dei danni assicurati a livello globale è stato registrato negli Stati Uniti.

Ma non è tutto qui. Gli eventi più costosi del 2024 sono stati registrati in Spagna, Brasile, Emirati Arabi Uniti e Vietnam. In Italia alcuni eventi alluvionali, come quelli di settembre ed ottobre in Emilia Romagna hanno generato perdite economiche non trascurabili e avuto forti impatti sulla comunità.

Migliora la gestione del rischio

Nonostante i dati preoccupanti sta migliorando la gestione del rischio. Nel 2024, 18.100 persone hanno perso la vita a causa di rischi naturali, soprattutto per ondate di calore e inondazioni, ma si tratta di un dato inferiore alla media del 21° secolo, pari a 72.400.

L’elevato gap assicurativo evidenzia la necessità di interazione tra il settore pubblico e privato in modo da aumentare la resilienza della nostra società.” dichiara in una notaPietro Toffanello, AD di Aon Reinsurance Italia, L’introduzione dell’obbligatorietà assicurativa per le PMI va in questa direzione, spostando il peso del costo di ricostruzione dagli imprenditori al mercato assicurativo. Allo stesso modo l’iniziativa di ANIA di voler formare un pool riassicurativo consentirà alle compagnie assicurative di poter gestire una maggiore mole di rischio senza minacciare la stabilità del mercato, richiamando capacità addizionale sul mercato riassicurativo.”

Ricordiamo però che questo non vuol dire gestire e limitare i rischi ma solo contenere in parte il danno economico.


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