Aiutare i consumatori a scegliere le auto con le migliori prestazioni ecologiche. E’ questo l’obiettivo di Green NCAP, il nuovo programma europeo gestito da Euro NCAP e supportato, tra le altre organizzazioni, anche da CSI S.p.A., società del Gruppo IMQ. Nello specifico si tratta di un consorzio che comprende Governi europei, club automobilistici, gruppi di consumatori e università, tutti raggruppati sotto il cappello di Euro NCAP.

L’idea è quello di diffondere l’uso di automobili meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico e dei consumi, fornendo ai consumatori informazioni indipendenti sulle prestazioni delle automobili valutate nell’ambito di test che vanno oltre i requisiti legislativi.

Insieme ad Andrea Tesio, direttore della business unit vehicle validation di CSI, abbiamo approfondito alcuni aspetti del progetto.

Quali obiettivi si pone il nuovo programma europeo Green NCAP ? Quali parametri sono presi in considerazione nella valutazione della vetture?

Il risultato finale è un voto espresso in stelline, voto minimo 0 e  voto massimo 5, che indica in maniera chiara e immediata come si comporta il veicolo in ambito ambientale.

Il progetto si incentra sulla creazione di una valutazione dell’impatto ambientale dei veicoli attraverso un rating, un punteggio che sia di immediata comprensione per il consumatore. E’ un’operazione analoga a quella che abbiamo realizzato in passato in tema di sicurezza dei veicoli con il progetto Euro NCAP. In questo caso abbiamo valutato gli aspetti legati tipicamente all’impatto ambientale delle automobili. I parametri che vengono presi in considerazione sono molteplici: non solo quelli che includono quei famosi inquinanti ambientali di cui molto abbiamo sentito parlare, ma anche tutti quelli che riguardano l’efficienza energetica e i consumi del veicolo. In questo modo realizziamo una valutazione olistica delle performance dell’auto che tiene conto di quanto inquina, ma anche di come consuma. 

State valutando di adottare una valutazione del Life cycle assessment?

Il programma è molto ambizioso. Siamo partiti quest’anno con i primi risultati, ma la roadmap che abbiamo definito arriverà a dare un peso anche ai processi produttivi del veicolo e in generale all’intero ciclo di vita. E’ chiaro, però, che si procederà per gradi.

Qual è stato il vostro ruolo nello sviluppo del progetto? Come si è strutturato il metodo di misura? 

Noi abbiamo un doppio ruolo nel progetto: siamo membri del comitato tecnico di Green NCAP (ovvero l’organismo che definisce le procedure di prova), ma siamo anche un laboratorio che si occupa dei test sul veicolo.

Per quanto riguarda il metodo di misura è importante che sia robusto, cioè riproducibile e ripetibile. Proprio per questo il programma è stato molto complesso, basato su test iniziali e finali di verifica a cui si sono aggiunte prove di correlazione tra i vari laboratori su veicoli di riferimento. In questo modo abbiamo provato a evitare eventuali errori di valutazione.

In generale quando si promuovono progetti rivolti ai consumatori in ambito green qual è l’aspetto a cui bisogna prestare maggiormente attenzione?

Nei progetti in cui ci si rivolge al consumatore è fondamentale dare una rappresentazione del reale comportamento del prodotto durante l’utilizzo. Nei diversi test abbiamo simulato un comportamento del veicolo molto simile a ciò che avviene nella vita reale. Questo è l’approccio che manca un po’ nei metodi di valutazione adottati finora.

Print Friendly, PDF & Email

Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita

Tutti i diritti riservati. E' vietata la diffusione
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.
Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.