Copernicus prevede un inverno più caldo della media in tutta Europa

La prima parte della stagione vedrà probabilmente un aumento dell’attività ciclonica nelle aree settentrionali e centrali del continente.

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Foto di Jamie Davies su Unsplash

Dopo averci rivelato che il 2023 sarà quasi sicuramente l’anno più caldo mai registrato, il Servizio per il cambiamento climatico di Copernicus (C3S) ha pubblicato le sue ultime previsioni a carattere stagionale. Vengono aggiornate il 10 di ogni mese e riguardano i successivi sei mesi.

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L’agenzia prevede un’intensificazione dell’impatto di El Niño nel Pacifico equatoriale, con il picco intorno alla fine dell’anno. Come sappiamo, si tratta di un fenomeno che comporta un riscaldamento anomalo delle acque: le anomalie più significative, secondo Copernicus, si registreranno nelle aree più occidentali del bacino, con effetti che continueranno a farsi sentire anche nell’anno nuovo.

Le previsioni riguardanti la circolazione atmosferica

Le conseguenti alterazioni della circolazione atmosferica su scala globale influenzeranno l’andamento dell’inverno europeo in modo diverso all’inizio e alla fine della stagione.

La parte iniziale vedrà probabilmente un aumento dell’attività ciclonica, con forti venti provenienti da ovest, nelle aree settentrionali e centrali del continente. Nelle fasi finali l’attività ciclonica interesserà invece le zone sud-orientali, lasciando le altre in una condizione di pressione atmosferica sopra la media.

Temperatura e umidità, cosa dobbiamo aspettarci per quest’inverno

Guardando alla stagione nel suo complesso, Copernicus prevede temperature sopra la media in tutta Europa, e tassi di umidità mediamente più elevati nella maggior parte delle aree lontane dal sud-ovest e dall’estremo nord-est del continente.

Le analisi di Copernicus si basano sui dati forniti dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), dal CMCC e dai servizi meteorologici nazionali di Regno Unito, Francia, Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone.

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