A scuola di biodiversità: un albero di 4 metri e mezzo per salvare l’ambiente

Un grande albero di quattro metri e mezzo, in tutto e per tutto simile ad una pianta vera: con foglie, nicchie e rifugi per gli insetti e gli altri animali. “Con questo albero-modello vogliamo avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti: dal cittadino comune alla pubblica amministrazione, fino ai professionisti del verde”, ha spiegato Claudia Canedoli, ricercatrice all’università Milano-Bicocca e referente del progetto Una Casa chiamata Albero.

Ogni albero crea intorno a sé un ecosistema brulicante di vita, che viene inevitabilmente distrutto quando il tronco viene tagliato. E anche piantando un albero più giovane, non se ne recupera il valore ecologico.

Il progetto

L’obietto di Una Casa chiamata Albero è raccogliere 10mila euro per realizzare il modello didattico realistico che illustri l’ecosistema che si crea intorno ai giganti verdi. La campagna di raccolta fondi e attiva sulla piattaforma di crowdfunding Ideaginger.it.

🚀 La campagna di #crowdfunding “Una Casa chiamata Albero” è online!
🌳 L’obiettivo è costruire un albero-habitat didattico per sensibilizzare sull’importanza degli alberi come case verticali insostituibili per la biodiversità
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— Università degli Studi di Milano-Bicocca (@unimib) April 12, 2024

“Se la raccolta avrà successo – aggiunge Canedoli – l’albero modello sarà esposto presso il Museo civico di Storia naturale di Milano, in occasione della mostra Viaggio intorno a un albero”. Dopodiché, sarà messo a disposizione come strumento didattico itinerante di altri musei, università e luoghi di cultura.

Al progetto intende partecipare anche la Fondazione Cariplo, che cofinanzierà la campagna di crowdfunding con un contributo di 5mila euro quando sarà stato raccolto il 50% dell’obiettivo.

“Si tratta di un progetto prezioso per sensibilizzare la comunità, diffondere cultura e creare una sensibilità diffusa su una tematica ambientale ineludibile come la tutela degli alberi”, ha affermato Carlo Mango, direttore Area Ricerca di Fondazione Cariplo.