Generation Vegan sfida il primo ministro britannico a seguire una dieta vegetale per un mese

Se Rishi Sunak adotterà un’alimentazione plant-based per trenta giorni, GenV donerà un milione di sterline in beneficenza. Nel frattempo, gennaio è tempo di Veganuary.

  • L’organizzazione internazionale Generation Vegan ha invitato il primo ministro britannico, Rishi Sunak, a seguire una dieta priva di prodotti di origine animale per almeno un mese.
  • In palio, c’è un milione di sterline da donare a un ente benefico.
  • Gennaio è anche il mese di Veganuary, il più grande movimento vegano al mondo, cui aderire a inizio anno per sperimentare nuove ricette.
Generation Vegan
GenV ha lanciato una completa personalizzazione della stazione della metropolitana di Westminster a Londra, con 5.000 poster e manifesti relativi alla campagna © GenV

Sareste disposti a rinunciare ai prodotti di origine animale per un mese, in cambio di un milione di sterline (circa 1,1 milioni di euro)? È la sfida rivolta dall’organizzazione Generation Vegan (GenV) al primo ministro britannico: se Rishi Sunak accetterà di seguire una dieta vegetale per trenta giorni, potrà selezionare un ente benefico cui sarà donato un milione di pound.

Non è la prima volta che GenV lancia una provocazione di questo tipo: sia Papa Francesco che Donald Trump avevano ricevuto la stessa offerta in passato. L’obiettivo della nuova campagna, inaugurata il 3 gennaio 2023, ha lo stesso scopo di sempre: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto degli allevamenti intensivi.

L’impatto della zootecnia

Nel Regno Unito, l’85 per cento dei terreni agricoli è adibito alla zootecnia. Tuttavia, l’allevamento copre solo il 32 per cento del fabbisogno calorico della popolazione britannica, in base a un report pubblicato a giugno 2022 da WWF UK. A livello mondiale, le percentuali non si discostano molto: secondo Essere Animali, tra pascoli e terreni coltivati per la produzione del mangime, il bestiame sfrutta il 77 per cento delle terre agricole del Pianeta. Eppure, genera solo il 17 per cento del fabbisogno calorico e il 33 per cento del fabbisogno proteico globale. Inoltre, è responsabile di circa il 16,5 per cento delle emissioni di gas serra.

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Alcuni dati relativi agli animali macellati nel Regno Unito © GenV

I vantaggi di un’alimentazione plant-based

“Il primo ministro Sunak ha promesso di proteggere il futuro del nostro Pianeta e ha parlato più di una volta dell’importanza di mostrare compassione. Ora gli stiamo chiedendo di trasformare le sue parole in fatti, adottando un’alimentazione plant-based per almeno un mese”, ha commentato Naomi Hallum, amministratrice delegata di Generation Vegan. “La nostra speranza più sincera è che accetti la nostra offerta di una donazione da un milione di sterline in beneficenza. Lo invitiamo a dare l’esempio e mostrare quanto un’alimentazione vegetale possa essere soddisfacente, sana e piacevole – nonché positiva da un punto di vista etico e ambientale”.

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A gennaio torna Veganuary

Se la proposta di GenV è pensata esclusivamente per il premier britannico, c’è una sfida nella quale, invece, possiamo cimentarci tutti: è Veganuary, ovvero il più grande movimento vegano del mondo, che ispira le persone a provare un’alimentazione vegetale per il mese di gennaio e per tutto il resto dell’anno. È sufficiente iscriversi all’iniziativa sul sito dedicato per cominciare a ricevere gratuitamente ricette e consigli per i 31 giorni successivi. Ed entrare così a far parte di una community che, nei dieci anni trascorsi dal lancio di Veganuary, ha superato la quota di 2,5 milioni di affezionati. Un’idea per cimentarsi con piatti nuovi, coinvolgere gli amici, e imparare ad apprezzare tutti i benefici di un regime alimentare più rispettoso della Terra e delle altre specie che la popolano.

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