Scelte e bilanci di sostenibilità nelle aziende per l’estate

Dal vitivinicolo all'energia ai software il green si fa strada

AziendePrima della pausa estiva, abbiamo raccolto alcune scelte e bilanci di sostenibilità delle aziende guardando a diverse tipologie di realtà per prodotto e area geografica. Un modo anche questo per augurarci tutti che il ritorno dopo questo anno difficile sarà sempre più volto alla tutela dell’ambiente che ci circonda e quindi di tutti noi.

In Spagna l’attività immobiliare è certificata “verde”. Neinver diminuisce le emissioni e incrementa gli investimenti per la tutela ambientale

L’azienda iberica, attiva negli investimenti immobiliari, costruzioni, gestione di immobili e centri commerciali, lo scorso anno ha realizzato notevoli miglioramenti nella strategia di riduzione delle emissioni climalteranti, riconosciuti dall’ottenimento di certificazioni internazionali.

I dati del 2019

Nelle sedi europee la riduzione di emissioni di CO2 è stata del 15%, l’energia elettrica impiegata dai centri gestiti, pari all’87% del consumo totale aziendale, è stata prodotta da fonti rinnovabili; la quota relativa al trasporto dei dipendenti è scesa del 38% grazie anche allo spostamento della sede al centro cittadino di Madrid; i consumi idrici hanno registrato un calo del 20% istruendo e coinvolgendo dipendenti, visitatori e locatari. Queste scelte sono state portate a termine grazie agli oltre 2 milioni e duecentomila euro investiti.

Le certificazioni

La gestione e la realizzazione sono state sostenibili in tutto il patrimonio edilizio europeo, permettendo il rinnovo delle certificazioni Breeam in-use con un miglioramento di tutti i punteggi; a queste si aggiunge Breeam new construction per un immobile nei Paesi Bassi, mentre in Spagna, Italia, Francia e Polonia tutti i centri gestiti sono certificati Breeam in use e Iso 9001, 14001, 50001 e 45001

Da sottolineare, infine, l’accessibilità ai centri di tutto il paese iberico certificata Ais (Accessibility indicator system). Queste scelte sottolineano la capacità di Neinver a promuovere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile anche nell’attività delle costruzioni.

F2i sgr pubblica il Rapporto aggregato di sostenibilità

Da Madrid ci spostiamo a Milano, per guardare a scelte e bilanci di sostenibilità nelle aziende vi citiamo F2i, gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali che ha presentato il Rapporto aggregato di sostenibilità relativo al 2019, con cui formalizza la sua proiezione verso i valori e i principi della sostenibilità. L’azienda guidata da Renato Ravanelli ha il primato nazionale nelle energie rinnovabili, con il primo polo italiano per potenza installata e l’impegno verso la decarbonizzazione nel trasporto aereo, la mitigazione ambientale e l’impegno nel sociale.

Politica ambientale

Allineandosi alle best practice internazionali, si è infatti dotata di una policy di Environmental social governance (Esg), di un comitato Esg che sovrintende a un piano di azione e ha aderito agli UN pri (United nations principles for responsible investments), iniziativa delle Nazioni unite che promuove l’integrazione di principi Esg nella gestione tradizionale dei patrimoni e nelle decisioni di investimento. Sul fronte delle energie rinnovabili, attraverso le sue controllate, ha costituito il maggior polo di produzione da solare, eolico e biomasse sul territorio italiano, con una potenza installata di 2.000 MW. Le attività proseguono con investimenti sul trasporto ferroviario, acquisizione di Cfi e nelle reti di distribuzione del gas, F2i rete gas.

Il gruppo Caviro ottiene la certificazione Equalitas

Equalitas di Valoritalia è una certificazione di Sostenibilità dalle caratteristiche evolute, riconosciuta a livello internazionale relativa al settore vitivinicolo, che valuta con un unico strumento la dimensione ambientale, socioeconomica e alcuni valori etici come il rispetto della parità di genere e il rifiuto delle discriminazioni. Quindi perchè non citare nella nostra carrellata di scelte e bilanci di sostenibilità nelle aziende la decisione del Gruppo Caviro di muoversi in questa direzione.

Le ragioni del riconoscimento

L’azienda vinicola faentina, prima in Italia per volume di vino prodotto, ha sempre perseguito i valori della massima valorizzazione del prodotto dei soci, tutela dell’ambiente, produzione sostenibile e a basso impatto ambientale e sociale secondo i criteri dell’economia circolare. Sono oltre 50 anni che innova produzione e gestione.

Il direttore generale SimonPietro Felice spiega la genesi delle scelte: “Caviro intende precorrere i tempi in un settore che vive una fase di grande evoluzione per quanto riguarda la richiesta di qualità e sostenibilità. Si tratta di un’operazione che riteniamo fondamentale per accrescere la solidità della nostra filiera e della comunità che ci circonda. Sono sfide entusiasmanti che continueremo ad affrontare in modo consapevole e sinergico con il rispetto per il territorio a guidare ogni nostro passo. A tal proposito ci impegneremo a sintetizzare e raccontare il nostro percorso nel secondo Bilancio di sostenibilità che presenteremo a marzo 2021”.

Itelyum presenta i dati del Rapporto di sostenibilità per il 2019

Tra le prime aziende a livello continentale per la rigenerazione degli oli usati, produzione e purificazione dei solventi e i servizi ambientali per l’industria, Itelyum ha nella sostenibilità la sua caratteristica più rilevante: 1 milione di tonnellate di rifiuti speciali gestite, 500.000 tonnellate di CO2 risparmiata e 4.000.000 di euro investiti in ambiente e sicurezza. Questi i dati desunti dal Rapporto dell’attività riferita allo scorso anno.

Gli effetti sull’ambiente

Attraverso l’attività di riciclo di oli usati, solventi e reflui chimici, ha contribuito a evitare il rilascio di oltre 1.000 tonnellate di inquinanti atmosferici, il prelievo di quasi 15.000.000 di m³ di acqua e il consumo di oltre 400 ettari di territorio.

L’ad della società di Pieve Fissiraga Marco Codognola, spiega la strategia aziendale: “La ricetta che proponiamo è tecnologia e logica industriale, per consolidare la raccolta e il trattamento nel segno della sostenibilità dei rifiuti speciali. Anche durante la crisi abbiamo fatto acquisizioni, perché perseguiamo quello in cui crediamo per crescere: aggregare competenze e know how, per portare valore sostenibile alle filiere industriali nelle quali siamo inseriti. Noi possiamo dare un contributo importante all’economia circolare in Italia e anche in Europa, perché abbiamo dato benchmark importanti nel nostro settore”.

Eni e Asstra collaborano per un trasporto più “verde

La multinazionale guidata da Claudio Descalzi, l’Eni  e l’Associazione nazionale delle aziende di trasporto pubblico locale Asstra hanno sottoscritto un accordo teso a proporre una serie di iniziative tese a creare valore aggiunto ambientale, sociale ed economico per il Paese, in linea con gli obiettivi 2050 del New green deal europeo.

I contenuti dell’accordo

L’intesa prevede la realizzazione di studi congiunti attraverso la condivisione di know how e la partecipazione reciproca a tavoli di lavoro tematici, tesi alla promozione di un documento finale congiunto che metta in luce le diverse opportunità energetiche, tecnologiche e organizzative esistenti, derivanti anche dall’integrazione tra trasporto pubblico e forme di mobilità condivisa, dall’uso di biolubrificanti e biocarburanti nel trasporto pubblico e dall’applicazione dell’approccio di Life cycle assessment (Lca) e “Well to wheel” nella valutazione dell’impatto emissivo delle varie soluzioni di mobilità.

Tra gli sviluppi dell’intesa c’è anche la mobilità a idrogeno. Eni e Asstra valuteranno l’opportunità di avviare sperimentazioni che prevedano l’impiego di idrogeno come carburante alternativo.

Lo sviluppo tecnologico sostenibile vede insieme Snam e Microsoft

Come non inserire tra le scelte e bilanci di sostenibilità nelle aziende l’accordo tra due nomi come Snam e Microsoft. Le due aziende studiano insieme un’architettura digitale in grado di erogare da cloud alcuni servizi, tra cui gli applicativi commerciali a servizio degli utenti del sistema gas, e di fungere da piattaforma per l’integrazione di sistemi di IoT, intelligenza artificiale e machine learning che renderanno il network infrastrutturale di Snam sempre più intelligente ed efficiente.

Gli strumenti per il futuro

La digitalizzazione è uno dei pilastri del programma SnamTec per l’innovazione e la transizione energetica, su cui Snam investirà 1,4 miliardi di euro nell’ambito di un piano da complessivi 6,5 miliardi fino al 2023. Il programma prevede iniziative finalizzate a incrementare l’efficienza delle attività tradizionali dell’azienda, tese ad abbattere del 40% le emissioni di metano e di CO2 diretta e indiretta, rispettivamente entro il 2025 e il 2030, sia a dare impulso a nuovi investimenti nell’efficienza energetica, nel biometano, nell’idrogeno e nella mobilità sostenibile.

Claudio Farina, vicepresidente esecutivo Trasformazione e tecnologia digitale di Snam, ha affermato: “La digitalizzazione della nostra infrastruttura è essenziale per rendere Snam protagonista della transizione energetica, permettendole di contribuire a un nuovo modello di sviluppo sostenibile a beneficio di tutti gli stakeholder e dei territori nei quali opera. Per questo l’innovazione tecnologica è uno dei pilastri di SnamTec, il progetto nel quale investiremo 1,4 miliardi al 2023 per costruire l’azienda energetica del futuro”.

Barbara Cominelli, direttore operativo e responsabile Marketing e operations di Microsoft Italia conferma: “La sostenibilità ambientale è ormai un imperativo e tutti dobbiamo collaborare alla ricerca di nuove forme d’energia, nuove infrastrutture, nuovi modelli di mobilità e nuovi processi più green. Cloud computing, IoT e Intelligenza artificiale rappresentano degli straordinari abilitatori, perché solo dopo aver modernizzato l’infrastruttura e digitalizzato i sistemi si può compiere la transizione energetica e il passaggio ad energie pulite. Ci contraddistingue un comune impegno per la sostenibilità e siamo orgogliosi di collaborare insieme a una delle più importanti aziende del settore energetico in Europa in questo progetto sfidante quanto necessario per il futuro del Paese. Siamo sicuri che attraverso una gestione ancora più sofisticata delle reti per Snam sarà possibile non solo cogliere le opportunità legate all’evoluzione del sistema energetico, ma al contempo contribuire allo sviluppo sostenibile delle nostre città e comunità”.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.