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Ha preso il via il 31 luglio la consultazione pubblica online relativa ai Sussidi ambientalmente dannosi (Sad) sul sito del ministero dell’ambiente. Si tratta di una consultazione per la quale i cittadini sono chiamati a esprimersi sul lavoro svolto dalla commissione interministeriale per lo Studio e l’elaborazione di proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei Sad.

Sussidi ambientalmente dannosi, favorire la transizione ecologica

Comincia oggi il percorso per abbandonare finalmente i Sussidi ambientalmente dannosi e poter cominciare la stagione dei sussidi ambientalmente favorevoli”, afferma in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Ciò deve avvenire “nello spirito di quella transizione ecologica che era già necessaria ma che ora è ancora più urgente per costruire il New green deal dopo l’emergenza Covid”.

Abbandono Sussidi ambientalmente dannosi, chiusura a fine agosto

Si tratta di una grande occasione di partecipazione perché chiunque potrà contribuire alle consultazioni, che si chiuderanno a fine agosto. In modo da trasformare le proposte in articoli da inserire nella prossima legge di bilancio”.

“Non lasciare indietro nessuno”

“È una transizione che non lascerà indietro nessuno”, aggiunge il ministro Costa. “La finalità di questo cammino consiste nel riorientare risorse già attribuite a uno specifico settore verso soluzioni green”. Il tutto “senza incidere sui soggetti che ne beneficiavano, ma anzi rendendoli parte attiva di questo cambiamento. La logica è quella di ottenere un ‘saldo zero’ a vantaggio di quelle imprese che sapranno cogliere questa opportunità. E, naturalmente, a vantaggio dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.

Componenti della commissione interministeriale

Le proposte sono il frutto di “un intenso lavoro” realizzato dalla commissione interministeriale presieduta dallo stesso ministro Costa e coordinata dal professor Pier Luigi Petrillo. La Commissione è composta da: prof.ssa Fabrizia Lapecorella, rappresentante del ministero dell’Economia e delle finanze; Raffaele Russo, Massimiliano Gambardella e Matteo Bianchi esperti nominati dal ministro dell’Economia e delle finanze. E ancora Laura Aria, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico; Caterina Santese, rappresentante del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; Giuseppe Blasi, rappresentante del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. E infine il prof. Leonardo Becchetti, il prof. Piergiuseppe Morone e Tullio Berlenghi, esperti nominati dal ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

Sad in consultazione

I Sad su cui è prevista la consultazione riguardano:

  • la minore accisa del gasolio rispetto alla benzina per l’utilizzo come carburante;
  • l’accisa agevolata sul gas naturale impiegato negli usi di cantiere e nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi;
  •  l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per la produzione di magnesio da acqua di mare;
  • la riduzione dei costi per i prodotti energetici (gasolio, benzina, gpl e gas naturale), usati per riscaldamento e come carburanti per autotrazione dalle Forze armate
  • l’esenzione dall’imposta di consumo per gli oli lubrificanti utilizzati nella produzione e nella lavorazione della gomma naturale e sintetica per la fabbricazione dei relativi manufatti;
  • la riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali con consumi superiori a 1.200.000 mc annui;
  •  la riduzione dell’accisa sul gpl utilizzato negli impianti centralizzati per usi industriali.

Destinazione delle risorse risparmiate con abolizione dei Sad

In conclusione vediamo la destinazione delle risorse ottenute. L’aumento di gettito derivante dalla graduale eliminazione dei sussidi sarà destinato a finanziare gli interventi indicati nelle proposte in consultazione. In particolare sono previste misure finalizzate a:

  • rinnovare il parco veicoli circolante, destinando prioritariamente le risorse per l’acquisto di veicoli ad impatto emissivo basso o nullo;
  • introdurre i crediti d’imposta per investimenti ambientalmente sostenibili negli specifici settori coinvolti. Tra questi: produzione di magnesio dall’acqua di mare, estrazione di idrocarburi, produzione di gomma, cavi elettrici, trasformazione, riciclo e rigenerazione della plastica, pneumatici, i settori industriali che usano gas oltre i 1,2 milioni di metri cubi annui, gli impianti centralizzati industriali che usano gpl.
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