Il suolo va preservato con azioni e politiche concrete, ma soprattutto dati che permettano di monitorarne lo stato. Per questo motivo, Cia – Agricoltori italiani aderisce al progetto Soil4life, cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Life, che persegue l’applicazione delle Linee guida volontarie per la gestione sostenibile del suolo, promosse dalla Fao. Queste ultime vengono contestualizzate e adattate al territorio, così che si possano fornire informazioni e supporto per l’attuazione di una pianificazione territoriale ad hoc, di concerto con i protagonisti del settore agricolo.

Canale Energia intervista Fabio Raccosta, responsabile del progetto per Cia.

Cia – Agricoltori italiani aderisce al progetto Soil4life, cofinanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Life, nel ruolo di Beneficiario associato ed è capofila per lazione programmatica B3 Campagna di sensibilizzazione per gli agricoltori”. Quali sono i motivi che hanno spinto Cia-Agricoltori italiani a partecipare al progetto?

La Cia-Agricoltori Italiani, è abbastanza attenta nel partecipare a progetti su materie ed argomenti agricoli e di gestione del suolo. Attualmente, oltre al Soil4Life ci sono altri due Life in corso che vedono Cia nel gruppo dei partecipanti. Crediamo che i buoni progetti siano strumenti importanti per comunicare ai nostri associati e al mondo agricolo le novità tecniche, l’importanza di svolgere un’attività rilevante, in uno slogan: il “protagonismo dell’agricoltura”. 

Cia per il suolo” è il portale digitale dedicato a tutti gli operatori del mondo agricolo che vogliono approfondire tematiche legate ad una migliore e corretta gestione del suolo e ottenere così il riconoscimento di Coltivatore e custode della terra”. Come sta procedendo il portale e quali sono i risultati ottenuti finora?

Il Portale è uno strumento realizzato nel progetto: ciaperilsuolo.it ospita circa 30 filmati realizzati da tecnici e aziende, per promuovere buone pratiche agricole e valorizza le Linee guida della Fao per un’agricoltura che opera con modelli e strumenti sostenibili. E’ libero nel suo accesso ed è uno strumento finalizzato ad informare: per un anno, ha gestito una newsletter inviata a 7.500 agricoltori. La piattaforma andrà oltre il progetto, resterà infatti a disposizione, a servizio degli agricoltori, delle scuole, e degli appassionati di agricoltura.

Di che numeri parliamo in quanto ad adesioni degli agricoltori, quali erano gli obiettivi prefissati da raggiungere per il biennio 2020-2021?

I risultati sono stati raggiunti, seppur modificando gli strumenti che erano stati previsti all’inizio, la piattaforma ne è una testimonianza. Abbiamo inviato più di 80.000 mail in un solo anno, abbiamo realizzato il “Festival del suolo” che è nel ciaperilsuolo.it, con nove eventi realizzati anche con i nostri partner, tra cui un erbaio parlante ed altre importanti iniziative.

Avete successivamente ampliato o pensato di ampliare la vostra offerta formativa e informativa contenuta nelle Linee guida volontarie sulla gestione sostenibile del suolo?

Noi abbiamo formato, con tre corsi, circa 50 tecnici Cia sui temi delle Linee guida della Fao che tra l’altro, appaiono molto sinergiche con la nuova Pac. Stiamo lavorando per un futuro, spero più attento all’ambiente, e all’applicazione di modelli produttivi sostenibili. Per noi, la formazione deve essere continua e lo dimostra il fatto che stiamo già lavorando nel formare tecnici esperti di bio-controllo e cioè modelli di difesa fitopatologica, propri della agricoltura biologica e in parte anche di quella integrata. 

A sua volta, come valutate le vostre azioni di divulgazione e disseminazione nell’ambito dell’azione progettuale? Quali azioni di networking portate avanti?

Il nostro impegno è stato quello di spingere molto sulla formazione, sia per i tecnici, che per le aziende. Abbiamo coinvolto le nostre Associazioni dei Giovani (Agia) con cui abbiamo anche organizzato un seminario all’Eima di Bologna. Inoltre, abbiamo coinvolto la nostra Associazione Anabio, che associa molte aziende biologiche ed anche realizzato una giornata di LifeDay, presentando 10 Life già terminati. Una bella esperienza. 

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Professionista delle Relazioni Esterne, Comunicazione e Ufficio Stampa, si occupa di energia e sostenibilità con un occhio di riguardo alla moda sostenibile e ai progetti energetici di cooperazione allo sviluppo. Possiede una solida conoscenza del mondo consumerista a tutto tondo, del quale si è occupata negli ultimi anni.