In occasione del Global digital strike, organizzato oggi dal movimento dei Fridays for future, anche i Parents for future hanno rivolto il loro appello alla politica per una ripresa economica post Covid-19 che ponga al centro la lotta al cambiamento climatico. A pochi giorni dalla lettera diffusa dai giovani attivisti, in cui si ribadiva l’importanza di una svolta green, il movimento composto da genitori, parenti, amici, adulti che sostengono i ragazzi nella loro battaglia per il pianeta, ha inviato un messaggio al Governo italiano e ha realizzato un video per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela dell’ambiente. Il tutto con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla necessità di agire subito per arginare il fenomeno del riscaldamento globale. Queste iniziative non sono progetti isolati, ma si inseriscono nella cornice più ampia della campagna #ritornoalfuturo, partita oggi. Un percorso, promosso dai Fridays for future per portare all’attenzione di politici e opinione pubblica una serie di proposte concrete per una rinascita incentrata sulla valorizzazione delle persone e della tutela del pianeta. (Clicca qui per leggere la lettera dei Parents for future)

I temi della lettera

Tornando, in particolare, alla lettera, i Parents for future ribadiscono, partendo dalla riflessione sulla drammatica situazione causata dalla pandemia, la necessità di dare un ruolo di primo piano alla scienza e allo sviluppo sostenibile. Sono questi infatti gli elementi su cui far leva per affrontare in modo efficace sia la crisi economica sia quella climatica, favorendo un modus operandi che sappia coniugare al meglio sostenibilità ambientale, economica e sociale. In questo percorso virtuoso, si legge nel testo, i decisori politici hanno un ruolo chiave. Spetta, infatti, a loro “essere coraggiosi” e dare l’esempio, mettendo in atto “una tabella di marcia nazionale, con obiettivi intermedi chiari e misurabili”. Solo così si potrà ‘passare all’azione’ e accelerare in modo efficace la lotta al riscaldamento globale, che sta dispiegando i suoi effetti deleteri in maniera sempre più rapida e violenta sul pianeta.Siamo in ritardo di quarant’anni. Forse di più. Non c’è più tempo, bisogna agire ora”, affermano i Parents for future a conclusione della lettera. 

Delle iniziative lanciate in occasione dello sciopero globale di oggi e, in generale, dell’importanza della collaborazione tra il movimento e il mondo degli scienza, abbiamo parlato con Ruth Dislange, portavoce del gruppo comunicazione dei Parents for future, e Stephanie Cunningham, membro del movimento Parents for future.  

Come è’ nata l’idea della lettera dei Parents for future e quella del video?

Dislange: Il movimento Fridays for future, e quindi anche quello dei Parents for future, che agiscono al loro fianco, è nato nelle piazze e ha la sua espressione più potente nei grandi scioperi che abbiamo visto nelle città del mondo. Purtroppo in questo momento non è possibile scendere in piazza, ma non è possibile nemmeno dimenticarsi della crisi climatica. Quindi abbiamo dovuto ricorrere ad altri metodi per sollecitare l’attenzione delle persone e del Governo su un pericolo, altrettanto attuale, che mette a rischio la sopravvivenza dell’intera specie umana. Ecco perché i ragazzi hanno creato la campagna #ritornoalfuturo, il sito dedicato e hanno scritto una bellissima lettera all’Italia. Ed ecco perché anche i loro genitori, e tutti gli adulti che li sostengono, i Parents for future, hanno lanciato un messaggio che potesse raggiungere tutti attraverso la rete. In tempo di Coronavirus, le persone sono molto più presenti sui social: speriamo quindi che molti possano essere raggiunti dalle nostre lettere e dai nostri video, in modo da condividere l’importanza di agire ora per contrastare la crisi climatica.

Quali sono i temi  più importanti che volete portare all’attenzione dei politici?

Dislange:  Vogliamo che tutti siano consapevoli delle similitudini tra la crisi causata dal Coronavirus e quella climatica, ma anche del fatto che, se siamo stati capaci di gestire la prima, a maggior ragione, muovendoci subito, saremo in grado di affrontare anche la seconda. Vogliamo sottolineare che quello che stiamo vivendo può essere un momento di grande cambiamento e transizione: il nostro messaggio al Governo è quello di non perdere il treno della ripartenza per tornare a una normalità che, a causa dei cambiamenti climatici, non esiste più. Tutti gli aspetti della vita del nostro Paese, a cominciare da quello economico, possono essere rivisti. E’ il momento giusto per tenere conto anche: della sostenibilità, dell’azzeramento delle emissioni, della preparazione di un futuro che permetta alle prossime generazioni di vivere su un pianeta sano e giusto. “Per affrontare questa emergenza sanitaria stiamo finalmente ascoltando la scienza. Ed è proprio la scienza ad indicarci chiaramente la rotta da percorrere per sconfiggere la crisi climatica”, scrivono i ragazzi nella loro lettera. Noi, al loro fianco, ricordiamo, nel testo diffuso oggi, che “come per l’emergenza virus, anche per la lotta al cambiamento climatico non possiamo aspettare gli altri Paesi per agire. Prima agiamo, e prima saremo in grado di contenere i danni. Se agiamo con coraggio, intelligenza e successo, saranno gli altri a seguire il nostro esempio”.

In generale qual è’ l’importanza di questa collaborazione tra i ragazzi dei Friday’s for future e gli scienziati che hanno firmato la lettera? Quali risvolti positivi e vantaggi  avrà questa collaborazione tra i Friday’s for future e gli scienziati nel dialogo con le istituzioni ?

Cunningham: L’ascolto e il coinvolgimento degli scienziati da parte dei ragazzi è un tratto caratteristico del movimento Fridays for future. All’inizio i ragazzi, gridando l’emergenza della crisi climatica nelle piazze, ci hanno risvegliato da una rassegnazione profonda, che per molti era negazione, ma, una volta risvegliate molte persone, si inizia a vedere un punto di svolta. La lettera ‘Ritorno al futuro’ dei ragazzi, ancora aperta alla firma di tutti,  è un invito alla riflessione, ribadisce il loro ruolo di primo piano nel permeare la società Italiana di maggiore consapevolezza sui valori della sostenibilità.

Nella collaborazione tra i giovani dei Fridays for future e gli scienziati c’è un enorme potenziale, potremmo dire che i ragazzi sono il vento, gli scienziati offrono la vela, e tutti gli italiani insieme possono partecipare al cambiamento di rotta

Il testo vuole ricordare agli italiani, giovani e adulti, che abbiamo tutti l’opportunità di ritrovarci più uniti, nell’ascolto dei moniti della scienza e, conseguentemente, nella formazione di una opinione pubblica condivisa che deve incoraggiare le istituzioni che ci rappresentano ad operare scelte strategiche per il futuro. La lettera rappresenta anche un invito a scienziati e policy makers ad avvicinarsi al movimento: l’attivismo da solo può far paura, ma insieme all’autorevolezza della conoscenza fa la differenza. E l’attivismo non è una forma di comunicazione dei nostri più profondi bisogni? La cosiddetta ripartenza ha bisogno di questa visione strategica. A questo punto è chiaro che un genitore spera che in qualche modo diventiamo tutti attivisti, o almeno facciamo sentire la nostra voce in modo più coraggioso e convito, come ci hanno insegnato i ragazzi. Nella collaborazione tra i giovani dei Fridays for future e gli scienziati c’è un enorme potenziale, potremmo dire che i ragazzi sono il vento, gli scienziati offrono la vela, e tutti gli italiani insieme possono partecipare al cambiamento di rotta.

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.