“Ci state bruciando il futuro” così Greenpeace sulla piattaforma Prezioso nel mare di Sicilia

Gli attivisti sono sbarcati dalla Rainbow Warrior

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“L’emergenza climatica è sotto gli occhi di tutti e chi dovrebbe fare di tutto per proteggere i cittadini, ovvero il nostro Governo, continua, invece, a perseguire le stesse politiche fossili che hanno contribuito a portarci al punto in cui ci troviamo“. Con queste parole Luca Iacoboni, responsabile della campagna “Energia e Clima” di Greenpeace, spiega la presenza degli attivisti nelle acque dello Stretto di Sicilia per protestare contro il progetto di “Offshore Ibleo”, diretto a estrarre idrocarburi.

Gli attivisti sono approdati sulla piattaforma “Prezioso”, situata nello Stretto di Sicilia, ieri mattina all’alba (27 giugno) mostrando uno striscione on la scritta rivolta al governo italiano: “Ci state bruciando il futuro”. Secondo gli attivisti difatti il governo è poo attivo per contrastare l’emergenza climatica.

L’associazione riferendosi al parere espresso dalla Commissione Europea sui contenuti del Pniec (Piano nazionale integrato energia e clima), ricorda come l’istituzione europea abbia sottolineato la mancanza di una declinazione più concreta nei provvedimenti destinati alla “de carbonizzazione” nella produzione di energia.

Studi su possibili impatti ambientali di incidenti

La piattaforma Prezioso, presidiata dagli attivisti imbarcati sulla Rainbow Warrior, è stata oggetto dell’elaborazione di uno studio, unico nel suo genere, che analizza i rischi di un incidente “in fase di perforazione del pozzo o coltivazione del giacimento, incendio della piattaforma…”. I contenuti di questo elaborato non sono stati ancora divulgati, mentre l’infrastruttura diventerà operativa entro il 2021. “Il gas serve per accompagnare la transizione energetica, ma non deve rallentare questo processo o bloccarlo per decenni” afferma Iacoboni.

Altre attività contro le piattaforme

Questa manifestazione di dissenso si unisce a quelle effettuate ritardando la partenza della piattaforma petrolifera della Bp, diretta a trivellare in Scozia e contro la compagnia tedesca Rwe che estrae carbone in modo profondamente impattante verso l’ambiente. Lo scopo è quello di implementare i contenuti dell’accordo di Parigi (Cop21), per una transizione energetica verso le rinnovabili.

La Rainbow Warrior raggiungerà, nel suo viaggio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul contrasto ai cambiamenti climatici, Palermo il prossimo 29 giugno e rimarrà ormeggiata nel porto siciliano fino al successivo 1 luglio.

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