Foresta San Benedetto

Continua la politica green del Gruppo San Benedetto. Al via il progetto di sostenibilità “Nasce la Foresta San Benedetto” dell’azienda veneta di beverage, che prevede l’installazione di 6.000 alberi per 8 ettari di superficie nel Comune di Scorzè (Venezia). L’iniziativa è in collaborazione con Treedom, la piattaforma web che permette a persone e aziende di piantare un albero a distanza e seguirlo online.

Una foresta geolocalizzata

La foresta, informa una nota, sarà composta da specie di alberi tipiche del bosco della pianura padana, in modo da “ricostituire l’intero habitat naturale dell’ecosistema umido della pianura veneta”. Secondo le stime elaborate da Treedom, gli alberi permetteranno di assorbire nel loro ciclo di vita 1.105 tonnellate di CO2. Ogni pianta, conformemente con la metodologia Treedom, viene geolocalizzata e fotografata e tutti i consumatori che hanno partecipato alla sfida “Nasce la foresta San Benedetto” (legata alla referenza 1 L Easy) e ottenuto il codice di accesso, potranno seguire virtualmente la crescita degli alberi.

I risultati di una politica di sostenibilità

Contestualmente alla presentazione del progetto, sono stati anche resi noti i risultati che l’azienda ha ottenuto in ottica di riduzione del suo impatto ambientale. Nel periodo 2013-2016, sono state ridotte le emissioni di CO2 equivalenti del 17,5% sui prodotti “progetto ecogreen” (dati su base litro). Tale progetto, partito nel 2013, consiste nella generazione di bottiglie di acqua minerale ad emissioni di CO2 eq. completamente compensate, costituita da contenitori più leggeri, che utilizzano fino al 50% di R-PET (PET rigenerato). La società ha registrato, nel triennio 2013-2016 una riduzione del peso delle bottiglie della linea “progetto ecogreen” mediamente (tra i formati) di quasi il 15%.

Altro passo di San Benedetto verso la sostenibilità è l’utilizzo dell’impianto di trigenerazione nello stabilimento di Scorzè, che permette di ridurne ogni anno i costi energetici del 20% e di abbassare le emissioni di CO2 eq. stimate in circa 17.300 tonnellate (stima all’avvio dell’impianto). Attualmente l’impianto è in grado di soddisfare l’80% dei fabbisogni energetici dello stabilimento. Inoltre, presso le fabbriche di Viggianello e Popoli sono stati installati pannelli fotovoltaici.

Infine, attraverso il “progetto network”, la società si pone lo scopo, delocalizzando la produzione, di valorizzare le reti di acque locali di alta qualità in tutto il territorio nazionale. Il gruppo, conclude la nota, ha così “ottenuto una maggiore flessibilità produttiva, logistica e lo sviluppo del km zero,  riducendo l’incidenza dei trasporti”.

 

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