obiettivi di sviluppo sostenibileUno strumento fondamentale che ora deve lasciare il passo a una messa a disposizione dei dati per creare una strategia di Governo. È questo il giudizio dato da Enrico Giovannini, portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), sugli indicatori approvati dalla Commissione Statistica dell’Onu. Sono strumenti che servono a  monitorare la condizione di tutti i Paesi del mondo rispetto ai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) e ai 169 sotto-obiettivi sottoscritti da tutti i governi delle Nazioni Unite, compreso quello italiano, nel settembre del 2015. 

L’approvazione da parte dell’Onu dei 240 indicatori statistici con cui valutare l’avvicinamento dei paesi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è un passo fondamentale, ma ora è necessario rendere disponibili i dati per costruire una Strategia italiana che rispetti gli impegni assunti dal Governo”, afferma in una nota Giovannini .

In particolare, gli indicatori possono essere classificati all’interno di tre tipologie :

  1. Quelli per i quali esistono già metodologie di calcolo consolidate e i relativi dati; 
  2. Indicatori i cui dettagli metodologici sono disponibili, ma per i quali esistono pochi dati;
  3. Indicatori per il cui calcolo bisogna ancora definire una metodologia adeguata.

La maggior parte degli indicatori, il 55%, rientra nella prima categorio, mentre nella seconda e nella terza le percentuali sono rispettivamente 35% e 10 %

Per poter raccogliere dati in maniera pertinente rispetto a questi indicatori non sarà sufficiente riferirsi a medie nazionali, ma molti indicatori dovranno essere disaggregati sul piano territoriale, in base al genere e a i diversi gruppi socio-economici.

“L’Alleanza chiederà all’Istat – aggiunge  Giovannini nella nota – di rendere al più presto facilmente accessibili i dati esistenti e di impegnarsi per produrre quelli mancanti in modo da consentire all’opinione pubblica italiana di valutare la posizione del Paese rispetto agli Obiettivi sottoscritti. Inoltre, queste informazioni consentiranno al Governo di definire nei prossimi mesi la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile, secondo quanto previsto dalla legge 221/2015”.

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