Cambiamento climatico, quantificare il valore del capitale naturale per favorire gli investimenti

Foresta

Dare un valore al capitale naturale per favorire investimenti per la lotta al clima 

Creare una metodologia condivisa per valutare le risorse naturali del nostro ecosistema in modo da favorire il coinvolgimento di investimenti privati e finanziamenti nel settore della lotta al cambiamento climatico. E’ la proposta ‘Capitale Naturale’ avanzata da Asia Pulp & Paper Group (APP), gruppo di aziende che producono polpa e carta in Indonesia e Cina, la quale durante la COP 22 attualmente in corso in Marocco, ha sottolineato il ruolo centrale delle valutazioni HCS (alto stock carbonio) per sostenere finanziariamente azioni a tutela del Pianeta. In questo modo si avrebbe a disposizione una misurazione delle riserve di carbone e una valutazione della biodiversità delle foreste collegata gli obiettivi di riduzione di CO2. Dati che creerebbero un terreno comune di valutazione quantitativa utile a favorire gli investimenti.

Come funziona

La metodologia HCS, si legge in una nota, prevede la valutazione dei paesaggi naturali distinguendo le aree forestali da proteggere dalle aree degradate e permette di calcolare in maniera certa il valore generato dalla protezione dei paesaggi forestali naturali. Ciò introduce un elemento di concretezza per i potenziali investitori che permette di valutare come contribuire al raggiungimento degli obiettivi in tema di lotta al cambiamento climatico. In geniale l’idea è quella, dunque, di permettere agli investitori di avere un’idea più precisa in termini di impegno economico, e ovviamente dei ritorni attesi, in modo da favorire una gestione più efficace delle risorse finanziarie. In sostanza, secondo APP, questo strumento servirebbe a creare una correlazione più stretta con l’Accordo di Parigi e il finanziamento al clima.

L’importanza di un approccio scientifico

Metodi quali l’approccio HCS e le valutazioni HCV (alti valori di conservazione), che servono a misurare il valore del Capitale Naturale, hanno in passato aiutato APP nella quantificazione oggettiva del valore delle foreste naturali nel miglioramento della produttività delle piantagioni destinate alla filiera del legno per carta”, afferma in una nota Aida Greenbury, Managing Director Sostenibilità del Gruppo e Co-Presidente del Gruppo HCSA Steering Group. “Si tratta di aspetti che sono stati inclusi da APP nei piani territoriali di gestione integrata sostenibile ad approccio graduale, i cosiddetti Integrated sustainable forest management plans (ISFMPs). Noi di APP, qui a COP22, vogliamo lanciare il messaggio che sono proprio approcci come questo, di carattere scientifico, che permetteranno all’impegno di tradursi in azione concreta, per il raggiungimento di obiettivi quali la riduzione delle emissioni con azioni – in questo caso, il finanziamento della protezione delle foreste”, aggiunge Greenbury.

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