Ricercamondo, i bambini diventano piccoli scienziati e imparano il riciclo

Ricercamondo Henkel RicicloAvvicinare i bambini delle scuole elementari al mondo della ricerca scientifica accompagnandoli in un percorso fatto di scoperte ed esperimenti per capire come si lavora all’interno di un laboratorio. E’ l’obiettivo di Ricercamondo, il progetto –  promosso da Henkel (azienda specializzata nel settore innovazione per i comparti Adhesive Technologies, Beauty Care e Laundry & Home Care) –  che si è svolto presso la sede del gruppo a Milano dal 17 ottobre al 18 novembre. Nell’ambito dell’iniziativa un totale di 984 alunni provenienti da 44 diverse classi delle scuole di Milano e dell’hinterland hanno potuto testare diversi materiali e processi riflettendo,  attraverso attività pratiche e divertenti, anche su tematiche legate alla sostenibilità ambientale come la riduzione degli sprechi, il corretto utilizzo dei materiali, il loro recupero e il loro smaltimento alla fine di ogni attività.

Insieme a Cecilia de’ Guarinoni, responsabile comunicazione istituzionale Italia, Grecia e Cipro di Henkel, e a Carolina Borella, animatrice dei laboratori, abbiamo approfondito alcuni aspetti del progetto. 

 

Qual è la genesi del progetto? Quali sono i suoi obiettivi? Come si è inserito il tema della sostenibilità? (Guarinoni) 

Il progetto nasce in casa madre a Dusseldorf, cinque anni fa per volontà della famiglia Henkel che ha voluto creare una nuova iniziativa sociale per mettere a disposizione delle comunità le nostre competenze e poter lavorare nel campo dell’educazione scientifica, un ambito dove è  importante coinvolgere i giovani fin da piccoli. E’ un progetto specifico per bambini della scuola primaria di primo grado, in particolare di terza, quarta e quinta. L’iniziativa prevede una sorta di gioco di ruolo, il bambino viene coinvolto in alcune attività che gli fanno sperimentare cosa vuol dire fare il ricercatore per un giorno. Il progetto si basa sull’iniziativa messa a punto dalla  Ruhr-Universität di Bochum, in Germania, e prevede un approccio in base al quale il bambino viene condotto in un percorso in cui attraverso l’osservazione, la deduzione, l’ascolto viene stimolato a fare ipotesi e a porre domande. Per quanto riguarda il tema della sostenibilità vorrei sottolineare che per noi è un elemento che deve sempre pervadere tutte le nostre attività. Questo progetto, in particolare, prevede un laboratorio volto a produrre carta riciclata da una sospensione di fibre di cellulosa. 

Quali attività avete proposto ai bambini?  In particolare quali sono state quelle incentrate sul tema della sostenibilità e del riciclo? (Borella)

Henkel Italia Ricercamondo Bambini Esperimenti Pelle Scienza AltaAbbiamo proposto alle scuole tre moduli diversi tra cui scegliere, tutti e tre i moduli comprendevano due tipologie di laboratorio. In un modulo proponevamo un laboratorio che aveva come tema gli adesivi da colla e il riciclo della carta, in un altro modulo parlavamo di igiene dei denti e cura della pelle con due laboratori diversi e in un ulteriore modulo riproponevamo il tema della pelle, la preparazione di una crema idratante e la scoperta del mondo dei detersivi. Erano, quindi, tre moduli che esploravano aree di cui si occupa Henkel, indagate da un punto di vista scientifico. L’attività che in particolare si riferiva all’ambito della sostenibilità era quella inerente il riciclo della carta: i bambini nel corso di questo laboratorio hanno preparato dei fogli di carta con un procedimento molto semplice, replicabile anche a casa. In generale tutte le attività che abbiamo proposto sono replicabili a casa, noi le abbiamo realizzate ricreando il contesto di un laboratorio scientifico con strumenti tecnici che però possono essere sostituiti con altri oggetti che si trovano in ogni casa. Anche se, come ho detto prima, l’attività prettamente incentrata sulla sostenibilità era quella legata al riciclo della carta, ci tengo a dire che le altre attività, sebbene non prettamente focalizzate in quest’ambito, erano comunque attività realizzate con elementi naturali e materiali legati al cibo, maneggevoli e non pericolosi. Ad esempio i bambini hanno realizzato una colla a partire dall’amido di mais e dalla fecola di patate, ingredienti che si trovano tranquillamente nei supermercati. In altri casi è stata preparata una crema idratante a partire da un emulsionante come la lecitina di soia e da oli vegetali.

 

Come si sono articolate le attività legate al laboratorio sulla carta? (Borella)

I bambini avevano a disposizione del cartoncino che altrimenti sarebbe stato buttato via, quello che doveva fare ogni gruppo (ogni classe era divisa in piccoli gruppi) era pesare 15 grammi di cartoncino, spezzettarlo in pezzi piccolissimi, metterlo in un contenitore di vetro scientificamente definito becher, versare dell’acqua e frullare bene. Dopo aver aggiunto poi altra acqua i bambini hanno messo una retina con delle mollette su un catino e hanno versato il loro ‘intruglio’ di cartone spezzettato con acqua per poi aspettare che la parte rimasta sulla retina fosse meno umida e un pochino più densa. Dopodiché spostavano il materiale ottenuto su un panno, lo ricoprivano con un altro panno e con il matterello stendevano il loro foglio di carta. La cosa bella di questo laboratorio è stata la parte finale, perché alla fine di tutto il procedimento il foglio era bagnato e bisognava lasciarlo ad asciugare su uno stendino. Quindi per fare in modo che ogni classe portasse a casa un foglio asciutto abbiamo organizzato una sorta di “staffetta” nel senso che ogni classe realizzava il suo foglio e lo lasciava poi alla classe successiva. I bambini portavano così a casa il lavoro fatto da altri ma a loro volta a lasciavano il loro lavoro alle classi che sarebbero arrivate dopo. E’ un bel messaggio quello di lasciare qualcosa che tu hai realizzato e riciclato ad altri che possono riutilizzarlo. 

 

Come hanno reagito i bambini di fronte a questi temi, si sono mostrati interessati? (Borella)

La sostenibilità è un tema che i bambini sentono molto, diventano una sorta di “ambasciatori “ su queste tematiche, perché poi ne parlano a casa. In particolare nel momento in cui vedevano riutilizzati dei pezzi di cartoncino che sarebbero stati buttati via, erano felici di capire la metodologia per poterla poi insegnare ai fratelli o ai genitori, insomma non vedevano l’ora di raccontarlo a casa. Credo che il messaggio sia arrivato in maniera molto chiara. Noi, in generale abbiamo organizzato dei momenti di riflessione introduttivi in cui spiegavamo l’importanza di evitare gli prechi, di non inquinare. Lì la parola sostenibilità era alla base. I bambini sono consapevoli del significato di questa parola, come concetto legato al “sostegno del nostro pianeta”, invece sui gesti da fare quotidianamente per tutelare l’ambiente hanno le idee un po’ meno chiare. In generale sapevano che la carta viene dagli alberi, ma avevano poca consapevolezza sul riciclo e sui normali processi di produzione della carta.  Noi gli abbiamo spiegato in maniera scientifica e in maniera pratica com’è fatta la carta e come dalle fibre della carta si può ottenere altra carta.

 

Quali saranno gli ulteriori sviluppi del progetto? (Guarinoni) 

Abbiamo avuto per questo mese il laboratorio permanente con le tre attività allestito in uno spazio apposito della nostra sede a Milano, nel 2017 andremo a Padova Bergamo, Lucca, Forlì, Napoli e dopodiché dovremo definire come muoverci per l’anno prossimo. La nostra intenzione e quella di riproporre il laboratorio permanente presso la nostra sede, perché il riscontro che abbiamo avuto dagli insegnanti è stato molto positivo. Alcune classi non hanno potuto partecipare a causa dell’elevata richiesta di adesioni che non ha permesso di accogliere tutti, anche per motivi dovuti alla metodologia specifica di queste attività che vanno fatte a gruppi ristretti. L’idea è quindi di riproporre il laboratorio il prossimo autunno per accogliere le classi che non abbiamo potuto  coinvolgere quest’anno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.