Sarà un ufficio speciale quello dedicato ai “Contratti di Fiume” che oggi la Regione Lazio si è impegnata a far partire. L’annuncio è arrivato dai rappresentanti intervenuti all’evento “Il Tevere-Europa e Mediterraneo”, organizzato al Senato da Consorzio Tiberina e Associazione Amici del Tevere.

Ufficio che nasce dalla riforma macrostrutturale recentemente deliberata dalla giunta Zingaretti e che punta a stimolare lo sviluppo sostenibile delle aree fluviali riscattando quella che si può definire una ‘cultura dell’acqua’: “C’è da fare un recupero enorme”, ha commentato Erasmo D’angelis dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Centrale, partendo dal monitoraggio delle risorse idriche che “deve tornare nella serie A delle grandi questioni da affrontare”. La Penisola ha il dovere di custodire il proprio patrimonio idrologico, un ‘unicum’ a livello europeo con circa 1.240 fiume oltre a falde e laghi. Per riuscirsi sono due le opzioni individuate da D’Angelis: ricreare un equilibrio partecipativo tra i cittadini e le loro acque e risolvere il “problema delle infrastrutture idriche”.

Per Roma far rinascere il Tevere significa far rinascere la città. “Abbiamo individuato circa 40 opere per circa 650 milioni di euro – ha commentato ai microfoni di Canale Energia D’Angelis – Non è un problema di risorse ma di progettazione e governance. Oggi siamo nelle condizioni di poter davvero creare questo contratto tra gli italiani e i loro fiumi”. Italia Sicura sta lavorando insieme all’ISPRA all’analisi dei corsi d’acqua, come dichiarato da D’Angelis nell’intervista video seguente. La prossima settimana, ha annunciato, presenterà i risultati del lavoro che saranno gli spunti per gli Stati Generali del Tevere, appuntamento fissato per luglio.

L’urgenza, come rimarcato anche dal Senatore PD Andrea Ferrazzi, è quella di “colmare il gap tra la politica e le città”. Le “persone sono spaventate” dal cemento, ha proseguito, “l’urbanizzazione espansiva sostitutiva” deve quindi sposarsi con “il concetto di urbanistica rigenerativa” o “olistica”. Quale migliore elemento di aggregazione per istituzioni, associazioni, imprese e comunità se non il fiume? Sulle urgenze da affrontare di seguito un video commento.

“Questo contratto di Fiume del Tevere a Roma posso dire che è il più complicato a livello italiano – ha rimarcato Giuseppe Maria Amendola, Presidente Associazione Amici del Tevere e Consorzio Tiberina, anche nel video seguente – Una volta portato a termine nel suo programma d’azione triennale, peraltro già avviato, dovrebbe risultare il più importante d’Europa”.

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