PM 2,5, SOx e NOx ovvero particolato fine, ossido di zolfo e ossidi di azoto. Sono i principali inquinanti prodotti dal trasporto marittimo colpevoli dei 400.000 casi di morti premature per cancro al polmone e malattie cardiovascolari e dei 14 mln casi di asma infantile l’anno. I numeri, contenuti nella ricerca “Cleaner fuels for ships provide public health benefits with climate tradeoffs”, pubblicata dalla rivista digitale Nature Communications, stimolano nuove riflessioni sull’urgenza di efficientare il settore della mobilità, tra i maggiori responsabili dell’inquinamento globale.

e7, il settimanale di Quotidiano Energia, apre con i commenti di uno degli autori dello studio, il Prof. James Corbett dell’Università di Delaware, e del Presidente di AssArmatori Stefano Messina, associazione nata a gennaio in rappresentanza degli armatori italiani. Seguono l’approfondimento con Giulio Volpi, del Directorate-General for Energy della Commissione Europea, sull’aggiornamento della normativa UE RED II e sulle sfide per l’industria italiana in ambito trasporti (e non solo). E la proposta della Presidente di Amici della Terra Monica Tommasi sul ruolo dell’Italia quale parte attiva nell’istituzione di un’area di controllo delle emissioni SECA (sulphur emission control area) nel Mediterraneo. L’efficienza tecnologica, fondamentale per ridurre le emissioni da biomasse, è anche al centro del Protocollo d’intesa siglato a Progetto Fuoco (21-25 febbraio, Verona) tra AIEL, Ministero dell’Ambiente e le Regioni del Bacino Padano.

Dell’impatto negativo sullo strato di ozono dei gas refrigeranti impiegati nella climatizzazione si parla nell’intervista al Segretario generale di Assoclima Giampiero Colli. Da Ceced Italia, poi, un commento sul complicato reperimento di questi gas nei settori del freddo professionale, degli scaldacqua e delle asciugatrici a pompa di calore domestico e sui problemi inerenti la normativa vigente e il prezzo elevato dei fluidi.

L’innovazione tecnologica è la leva di sviluppo delle utility, come emerso dai risultati del rapporto Top Utility 2018. Ma quali sono i nuovi modelli finanziari che caratterizzano il settore? Risponde l’Avvocato Carlo Montella, Partner di Orrik, nel “3 domande a”.

Di investimenti si parla anche con il Documento triennale di programmazione e di indirizzo a favore della cooperazione allo sviluppo internazionale, approvato dal Comitato interministeriale competente e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 febbraio. Tra il 2017 e il 2019 l’Italia prevede di impegnare circa 13 miliardi di euro nei settori chiave: Agricoltura e sicurezza alimentare; Mare; Foreste; Energia e Impresa.

“News dalle aziende”, “Visto su Canale Energia” e “Visto su QE” chiudono il settimanale.

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