In Sardegna il laboratorio high- tech di Terna

Apre il nuovo laboratorio high tech di Terna in Sardegna 

LaboratorioternasardegnaDuecentocinquantamila  metri quadrati di estensione, un investimento di 70 milioni di euro, 40 imprese e oltre 100 persone coinvolte. Sono questi i numeri del laboratorio high – tech realizzato da  Terna  a Codrongianos (Sassari) e aperto per la prima volta il 17 novembre. Una struttura per il supporto e la protezione delle reti elettriche, dotata, come si legge in nota, di tecnologie all’avanguardia come sistemi di accumulo, compensatori sincroni e cavi sottomarini di ultima generazione. In particolare nella struttura vengono utilizzate contemporaneamente 7 diverse tecnologie in ambito stoccaggio.  Il progetto, si legge in una nota, sarà una sorta di “isola-laboratorio” per testare le nuove tecnologie e le reti intelligenti, uno dei centri nevralgici di una rete di strutture di ricerca che Terna sta perseguendo anche in altre zone del nostro Paese nell’ambito del progetto Smart Island avviato al Giglio, Giannutri, Pantelleria e Certosa con l’obiettivo di integrare rinnovabili, accumuli e mobilità elettrica per una rete più sicura, efficiente e sostenibile.

 Gli interventi di sviluppo programmati in Sardegna 

Ma il polo di Codrongianos non è l’unica iniziativa che Terna sta portando avanti sul territorio sardo. L’azienda ha, infatti, programmato una serie di interventi di sviluppo, ammodernamento e gestione della rete elettrica di trasmissione – per una spesa complessiva di circa 200 milioni di euro che si aggiungono agli 800 milioni di euro già impiegati sul territorio negli ultimi 10 anni – finalizzati a risolvere le attuali criticità e aumentare in modo significativo la sicurezza del sistema elettrico isolano, sia in termini di qualità che di continuità delle forniture di energia. In particolare tra i progetti rientrano il riassetto della rete nell’area di Cagliari, le linee “S.Teresa-Tempio-Buddusò” e “Selargius-Goni”, la stazione elettrica di Selegas e gli interventi per il potenziamento della rete elettrica in Gallura.

 Sono molto orgoglioso di potervi mostrare per la prima volta l’eccellenza tutta italiana del polo tecnologico di Codrongianos. Questo luogo per decenni ha rappresentato un punto fondamentale nella storia dell’elettrificazione della Sardegna e dell’Italia e da oggi lo sarà ancor di più anche per il futuro, grazie al lavoro dei nostri giovani ingegneri e delle imprese nazionali che collaborano all’iniziativa. L’impegno di Terna per lo sviluppo della rete elettrica nella regione, infatti, non si esaurisce qui: abbiamo pianificato circa 200 milioni di euro di investimenti per rendere il sistema elettrico ancora più efficiente, sicuro, sostenibile e soprattutto per integrare al meglio le fonti rinnovabili, che fanno della Sardegna una tra le regioni a maggior vocazione green del nostro paese” ha commentato in una nota l’Amministratore Delegato di Terna Matteo Del Fante.

 Altri progetti sviluppati sul territorio sardo 

Oltre al nuovo laboratorio la Sardegna ospita i primi due compensatori sincroni di Terna, studiati per una migliore gestione delle fonti rinnovabili;  il cavo sottomarino SA.PE.I., che collega l’isola al resto d’Italia, il più profondo al mondo e il SA.CO.I., che collega la Sardegna alla penisola italiana tramite la Corsica, il primo collegamento tri-terminale in corrente continua ad alta tensione al mondo, in funzione da 50 anni.  Nel Sulcis, infine, Terna gestisce il Lanpris (Laboratorio Naturale Prova Isolatori ), un sorta di campo-prove sperimentale per testare le caratteristiche degli isolatori di rete, i dispositivi posizionati sui tralicci per sostenere e isolare dai tralicci stessi i cavi elettrici che trasportano energia. Si chiama Isolatori). 

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