Efficienza, dall’edificio smart al quartiere smart

CuboCasaUna visione olistica che estende i principi della sostenibilità (risparmio energetico, edilizia sostenibile, riduzione del consumo di suolo) oltre i confini dei singoli edifici andando a operare su un intero quartiere. E’ questo il principio alla base del progetto Ecocittà, che prevede la realizzazione di un quartiere ecosostenibile nella località turistica di Porto Potenza Picena (Macerata) grazie ad un ampio intervento di recupero di un’area ex-industriale a ridosso del mare. Attualmente è stata completata la prima area da 15mila metri quadrati in cui si trova il grande edificio misto residenziale/commerciale ad alta efficienza energetica (già abitato), un’ampia area verde e le annesse opere di urbanizzazione. Lo step successivo è la costruzione di CuboCasa, nuovo complesso edilizio di edifici in classe A sempre improntato ai principi della gestione smart dei consumi e della tutela ambientale. La struttura, il cui progetto è firmato dallo studio Fima Engineering, sorgerà nell’area est del quartiere su una superficie di circa 2300 metri quadrati e comprenderà 6 distinti edifici sviluppati su 3 piani, per un totale di 23 unità abitative. Insieme all’ingegner Diego Santandrea, consulente tecnico di ‘Ecocittà’, abbiamo approfondito alcuni aspetti del progetto. 

 

Può darci qualche dettaglio in più sulla genesi e gli obiettivi del progetto Ecocittà?

il progetto Ecocittà è un progetto di riqualificazione urbana attuato all’interno della cittadina di a Porto Potenza Picena (Macerata) che ha preso in considerazione un’area specifica con l’obiettivo di riqualificarla costruendo degli edifici caratterizzati da un bassissimo consumo di suolo, ampi spazi verdi, piste ciclabili, nuove strade, marciapiedi. Si tratta, quindi, di una riqualificazione dell’area urbana che segue degli standard sulla parte dell’urbanizzazione per quanto riguarda il risparmio energetico e la sostenibilità. In questo senso, solo per fare qualche esempio, abbiamo introdotto un sistema di raccolta delle acque piovane che confluiscono in una vasca e vengono poi trattate per poter essere riutilizzate per l’irrigazione di spazi verdi pubblici. La genesi del progetto risale a qualche anno fa e nel 2014 abbiamo inaugurato il primo fabbricato e il primo stralcio delle opere di urbanizzazione. C’è stata tutta una fase preliminare importante di progettazione e pianificazione che è durata qualche anno.  

Ecocittagiardino%20pensileCome si inserisce in questo contesto la realizzazione di CuboCasa?

 CuboCasa è un complesso residenziale che si inserisce nell’area denominata Ecocittà.  I lavori sono iniziati a giugno 2016, quindi pochi mesi fa. Stiamo realizzando proprio ora le strutture portanti della prima parte di questi fabbricati. La particolarità di quest’intervento è che i 23 appartamenti che prevede sono divisi in  blocchi separati uno dall’altro in modo da avere delle unità che sono quasi indipendenti. Ogni blocco contiene circa un appartamento per ogni piano in questo modo si ha la sensazione di avere una casa indipendente, perchè non si hanno appartamenti confinanti. 

 

 Soffermiamoci sugli aspetti legati alla gestione energetica della struttura. Quali soluzioni avete adottato per rendere questi appartamenti efficienti ?

 Questo nuovo complesso è stato progettato secondo le più recenti normative energetiche, compresa l’ultima che è di fine 2015 in base alla quale sono previsti dei parametri molto più stringenti per quanto riguarda l’impiantistica. In particolare tutto il riscaldamento, che ovviamente impiega pannelli radianti a pavimento, è alimentato a pompe di calore elettriche e non con le solite caldaie a gas. Abbiamo, inoltre, in parallelo, un’altra pompa di calore che alimenta l’acqua calda del rubinetto. Essendo soluzioni elettriche queste tecnologie vengono aiutate da pannelli fotovoltaici sono installati in copertura per ogni abitazione. La produzione di energia per il riscaldamento viene, quindi, fatta con elettricità che viene da questi pannelli solari con vantaggi in termini di consumo energetico. Inoltre tutto l’involucro del fabbricato ha elevate prestazioni: una parete molto isolante e  infissi, telaio e vetri con valori molto performanti.  La struttura, inoltre, si inserisce nella classe energetica A.

 

Quando verranno ultimate le strutture e quali saranno i prossimi step del progetto? 

I primi 10 appartamenti saranno pronti entro un anno circa e seguire realizzeremo anche gli altri in base a quelle che saranno le necessità.  Il tutto rientra nel progetto più ampio che prevede la realizzazione di vari lotti all’interno di un’area di 5 ettari e mezzo che è l’area complessiva che stiamo trattando. Abbiamo poi in programma la realizzazione di un altro fabbricato in classe energetica A, ma con una tipologia architettonica molto più classica, molto più tradizionale. Stiamo poi lavorando anche con il Comune sul progetto di urbanizzazione per cercare di trovare ancora più spazi verdi da mettere a disposizione degli abitanti creando fabbricati con uno stile particolarmente moderno, come stiamo facendo per Cubo Casa.

 

L’attenzione all’edilizia sostenibile è testimoniata anche dall’adesione al protocollo Itaca Marche. Quali scelte avete adottato in maniera specifica per rispettare questi standard? 

La vasca di raccolta delle acque piovane di cui ho parlato prima, ad esempio,  è una delle caratteristiche che viene richiesta dal protocollo. In generale Il protocollo Itaca è si caratterizza per il fatto che guarda all’edificio, ma anche ai dintorni dell’edificio nel suo complesso. Non si parla, quindi, di risparmio energetico finalizzato esclusivamente a non utilizzare energia elettrica o termica, ma in modo molto più ampio si parla anche di elementi come illuminazione naturale, recupero di acque piovane. Tutti fattori che spesso sono trascurati, ma che,  in questo caso, proprio in virtù dell’adozione di questo protocollo, lo studio di progettazione ha dovuto approfondire non focalizzandosi solo sulla questione dell’isolamento degli edifici o in generale dell’impiantistica.  Prendiamo in considerazione, ad esempio, la questione dell’illuminazione naturale: questo elemento influisce, in modo indiretto, sul risparmio energetico in quanto gli ambienti, se ben studiati, possono essere strutturati in modo da ridurre la necessità di ricorrere alla luce artificiale attraverso aperture posizionate e dimensionate in modo efficace.  Inoltre, nel primo fabbricato che abbiamo realizzato, abbiamo introdotto dei giardini pensili nei vari piani. Avere del verde in quella posizione è elemento che aiuta il fabbricato nel suo complesso: grazie alla presenza di queste terrazze verdi, infatti, i piani sottostanti godono di un isolamento naturale. 

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Giornalista professionista e videomaker con esperienze in diverse agenzie di stampa e testate web. Laurea specialistica in Filosofia, master in giornalismo multimediale.