Inquinamentoindoor E1545404840251Un team di ricercatori dell’università di Washington ha scoperto che, inserendo un gene dei conigli all’edera del diavolo, la pianta, così modificata, può essere una valida arma per contrastare l’inquinamento indoor. In questo modo infatti sarebbe possibile ridurre la concentrazione negli ambienti chiusi di sostanze chimiche tossiche come il benzene e il cloroformioLa ricerca, di cui parla il Guardian in un suo articolo, è stata pubblicata sulla rivista scientifica  Environmental Science & Technology.

Attività quotidiane e inquinamento indoor

In particolare, spiegano gli studiosi sul sito inglese, il cloroformio è presente nell’acqua della doccia, mentre il benzene viene emesso dal fumo di sigaretta, con l’uso di prodotti chimici come le vernici. 

Come si è svolto nello specifico l’esperimento

riduzione della concentrazione di benzene del 75% nel giro di 8 giorni

Gli studiosi hanno inserito una forma sintetica di un gene dei consigli, noto come P450 2e1, nel genoma dell’edera del diavolo. Questo gene, presente in parecchi mammiferi, uomo compreso, permette di produrre un enzima in grado di scomporre determinate sostanze chimiche. I ricercatori hanno poi comparato l’azione delle piante non modificate con quelle dotate del nuovo gene e hanno scoperto che le performance in termini di assorbimento di sostanze tossiche disperse nell’ambiente erano rilevanti.

L’edera modificata permetteva infatti di ottenere una riduzione della concentrazione di benzene del 75% nel giro di 8 giorni. Un dato che si traduce in un tasso di assorbimento dei 4,7 volte superiore alle piante non modificate. Per il cloroformio invece nel giro di 6 giorni la diminuzione era appena rilevabile.

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