Una Community Mobility Sharing per un nuovo modello di logistica

Community Mobility Sharing edilecoAggregare servizi di mobilità sul territorio con vetture sostenibili per realizzare una Community Mobility Sharing. È l’iniziativa di GaiaGo, UrbanTech mobility company, ed Edileco, cooperativa della Valle d’Aosta, specializzata nell’edilizia ecocompatibile. Attraverso l’App di Gaia Go sarà possibile per settanta dipendenti della azienda edile un servizio di mobilità ottimizzato, condiviso e accessibile con due vetture elettriche.

Questa community non è la prima per l’azienda come spiega ai microfoni di Canale Energia Mattia Zara, direttore marketing di GaiaGo: “Abbiamo già due progetti attivi con due aziende di Milano, l’energy company Sorgenia e la società assicurativa Mansutti, l’Albergo Etico a Roma (per il momento il servizio è inattiva a causa del Covid) ed entro l’estate lanceremo il nostro servizio presso un nuovo progetto di social housing realizzato a Merezzate”. Un aspetto quello della mobilità condivisa che a detta del direttore marketing di GaiaGo non sta risentendo del Covid-19. “La mobilità individuale è per la gran parte delle persone la risposta al distanziamento sociale, non a caso il segmento che è cresciuto di più e che ha visto un incremento della base utenti è quello legato ai mezzi individuali in sharing” rimarca Zara. “Proprio per continuare a incentivare le persone alla mobilità sostenibile e disincentivare l’utilizzo del proprio mezzo privato, i nostri partner di mobilità provvedono quotidianamente alla sanificazione dei veicoli per ridurre la percezione del rischio e rendere i mezzi più sicuri.

Una Community Mobility Sharing guarda anche alla ottimizzazione della logistica

Una mobilità che viene anche ottimizzata nei trasporti da dedicare, da qui la scelta di dedicare due vetture alla community. “Lo studio di fattibilità dipende dal n° di ore di mobilità di cui tutti i dipendenti della community necessitano per i loro spostamenti lavorativi. La proporzione è di 2 auto ogni 70/100 dipendenti” spiega.

Ma cosa deve fare un’azienda per approcciare a un sistema di mobilità condivisa? Nel caso di Edileco l’infrastruttura di ricarica per i mezzi elettrici era già presente. “Sempre nell’ottica di avvicinarsi alla mobilità elettrica e di integrare questa nella sua offerta” spiega Zara “La “colonnina” che alimenta le auto possiede due prese, ognuna con potenza massima di ricarica pari a 22kW”.

L’azienda prevede nel caso di espansione del servizio di Mobility Sharing di installare altri due punti di ricarica.

Intanto in una chiara visione orientata al green alle rinnovabili ha istallato sul “tetto dell’edificio ci sono circa 35kW di pannelli fotovoltaici che alimentano l’edificio e l’infrastruttura di ricarica per le auto. Dato l’utilizzo delle auto attraverso il servizio di GaiaGo nelle ore diurne, queste vengono quasi completamente ricaricate con l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico” conclude .

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.