Un sistema di logistica che “non è resiliente“ questo il limite del comparto italiano secondo il prof. e ing. Ennio Cascetta, amministratore unico di Rete autostrade mediterranee Spa (Ram), nel corso del secondo incontro di “Superare le distanze” iniziativa a cura di Diego De Lorenzis, vicepresidente Commissione trasporti, Camera dei Deputati. In questa occasione il confronto organizzato dal M5s guarda al tema della logistica. Il “nastro trasportatore del sistema Paese”, come lo ha definito Silvia Moretto, vicepresidente Confetra, Confederazione generale dei trasporti e della logistica, che ha garantito, negli ultimi anni, quote importanti di Pil, con questo argomento apriamo il mensile di Canale energia di aprile.

Cancellieri Mit Sbrurocratizzazione E LogisticaUn ragionamento sulla mobilità sostenibile da cui il viceministro del Mit Giancarlo Cancelleri, si aspetta che “possa diventare un tavolo permanente nel Ministero anche con la partecipazione della ministra Paola De Micheli, per cominciare davvero a costruire le basi per un sviluppo del trasporto di persone e di merci che sia anche sostenibile”.

Il ruolo centrale della logistica resiliente nelle situazioni di crisi

La situazione di crisi indotta dal Covid-19 ha dimostrato la centralità del comparto e il suo ruolo strategico, spiega la Moretto. Un ruolo che necessita di infrastrutture e soprattutto di intermodalità, cioè maggiore agilità nel passaggio di una merce tra un mezzo di locomozione e un altro per una logistica resiliente. “Serve una connessione tra porti e rotaie, ma anche verso gli aeroporti” conclude, implementazioni necessarie a rendere sempre più efficiente e competitivo il comparto in Italia. Gli aeroporti difatti rappresentano un settore di poco volume ma di grande valore, spiega la vicepresidente di Confetra, “non vorremmo perdere il trasporto aereo lato cargo di bandiera” conclude.

Tutte richieste che evidenziano gli stessi limiti del comparto da dieci anni, “se non di più” rimarca il prof. Cascetta.

Servono poi “semafori verdi per muoversi in maniera fluida in Europa”, rimarca Luigi Legnani, presidente Fercargo, Imprese ferroviarie nel trasporto merci, perché spiega: “le resistenze generano perdite di tempo e di competitività”. Semplificando la burocrazia, le “infrastrutture immateriali” come le definisce la Moretto. Un concetto, quello della permeabilità dei confini, che sottolinea anche il presidente di Anita, Associazione nazionale imprese trasporti automobilistici, Thomas Baumgartner.

In Svizzera i treni merci hanno lo stesso status dei treni passeggeri” rimarca Antonio Riva, direttore Ferpress, suggerendo di dare stessa importanza al sistema della logistica anche in Italia. Senza portare confusione tra le diverse regole, come rimarca Baumgartner.

Un nuovo status per la mobilità dolce

Una mobilità che deve cambiare anche viste le esigenze e le problematiche emerse a causa del Covid-19, sottolinea Giancarlo Cancelleri, per cui “è importante incominciare a costruire quello che deve essere la mobilità di domani”. Rimarcando il ruolo della sostenibilità nella mobilità delle città e ipotizzando un nuovo status per il trasporto “dolce” come biciclette e monopattini.

Intermodalità e sviluppo infrastrutture

Intermodalità di porti e aeroporti erano già nel programma di sviluppo dell’attuale governo dai primi giorni di insediamento, sottolinea Cancellieri, e visto il Covid-19 “non è più rimandabile”. Investimenti statali e valorizzazione dell’impatto sul territorio al centro delle proposte.

Trasporto su rotaie

“Gli interventi di up-grading sono fondamentali” sottolinea il viceministro citando il raddoppio dei binari e l’adeguamento alle direttive europee con una relativa semplificazione burocratica come elementi centrali.

Trasporto su gomma

Il viceministro riconosce la necessità di agire e rimarca le diverse azioni fatte come di sensibilizzazione, non riuscita, di non far mancare i servizi dei punti di ristoro sulle autostrade nel corso dell’emergenza Covid-19. Azione necessaria a garantire la qualità dei servizi per i trasportatori su gomma. Rispetto alla permeabilità dei confini, citando il caso del Brennero, Cancellieri rassicura che il Ministero intende farsi valere in Europa per eventuali discriminazioni di mercato e concorrenziali.

Apertura dei cantieri e snellimento burocratico 

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“Le stime più rosee considerano un Pil di meno 8%”, ricorda Cancellieri, “per questo vogliamo avviare una serie di opere pubbliche e di lavori”. Si tratta di 100 miliardi di euro di opere di Anas e Rfi con già la progettazione definitiva e interamente finanziate. “Siamo aperti ad allargare la maglia di tanti settori che hanno delle spese in previsione e soldi già messi da parte e che, per effetto di una burocrazia ordinaria, non riescono a mettere in atto”. Per questo l’idea è un modello autorizzativo snello che parta dal decreto Genova per la ricostruzione del ponte Morandi. Situazione in cui la figura del Commissario ha permesso un grande snellimento nelle procedure e nella gestione.

Nel caso delle due aziende citate i commissari saranno i rispettivi amministratori delegati. Un sistema per semplificare la fase elettiva ed evitare il contrasto politico, come spiega il viceministro, così da arrivare subito ai bandi di gara con procedure veloci di 15 gg. per apertura buste e assegnazione. Previste anche norme per modificare i ricorsi, in cui “la proposta del M5s è far sì che in caso di ricorso il lavoro non si fermi e la ditta assegnata vada avanti”, con rimborso a posteriori “se l’azienda vince il Tar”.

Tutti investimenti che vedranno una grossa partecipazione da protagonista, secondo i piani del Mit, della filiera della logistica e dei trasporti.

Filiera che, come ricorda Antonio Riva, è un settore che ha dei costi che non sono percepiti. Serve quindi compiere un salto culturale per comprenderne il valore, suggerendo agli astanti che al posto della gratuità del delivery negli acquisti “è meglio dire che si fa uno sconto”.

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“Fase 2 sostenibilità a rischio nel trasporto pubblico locale”

 

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.