La Serbia guarda a una rete smart

Coinvolta anche la filiale locale di Banca Intesa con sede in Italia

Reti elettriche SERBIA
Foto Unsplash

La Serbia investirà 320 milioni di Euro nelle rete di distribuzione elettrica nazionale. E’ quanto ha annunciato a fine luglio il ministro dell’Energia Dubravka Đedović.

L’impegno nasce dalla necessità di ripristinare la stabilità della rete elettrica nazionale compromessa dagli eventi meterologici estremi che si sono abbattuti sul territorio nazionale.

Abbiamo avuto grossi problemi nell’identificare le posizioni in cui la rete era scollegata” ha spiegato i Ministro Đedović in una nota. Con i fondi stanziati si intende “rafforzare e automatizzare” la rete sostituendo anche “i trasformatori e i vecchi contatori”. “In questo modo ridurremo le perdite e identificheremo più facilmente le interruzioni future”, conclude il Ministro.

In arrivo smart meter e rinnovi della rete

In discussione anche una legge che consentirebbe l’introduzione di contatori di energia elettrica intelligenti in tutto il Paese.

Per agire si sta lavorando a un pacchetto di prestiti dedicati all’operatore del sistema di distribuzione Elektrodistribucija Srbije (EDS) del valore di 50 milioni di euro.

Obiettivo del prestito la sostituzione dei pali in legno con altri in calcestruzzo, la commutazione di conduttori non isolati con fasci di cavi di alimentazione autoportanti e l’adattamento di dispositivi di connessione domestici.

Le prime smart city del Paese

Intanto grazie anche a un’azione di Schneider Electric è stato avviato il rinnovo della rete nelle aree delle città di Kraljevo, Niš e Kragujevac. Nella operazione coinvolta con 10 milioni di EUR la filiale locale di Banca Intesa con sede in Italia. Altri 40 milioni di EUR sono stati messi a disposizione dalla controllata ungherese OTP Bank in Serbia.

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