Venezia diventa “plastic smart”

Turismo sostenibile con l’iniziativa del WWF

Venezia è la prima città d’Italia ad aderire al progetto Plastic Smart Cities del WWF, che si pone l’obiettivo di sensibilizzare le strutture ricettive sulla prevenzione e la riduzione dell’utilizzo di plastica monouso non necessaria.

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Il turismo, infatti, ha un forte impatto sulla produzione di rifiuti in plastica, soprattutto per le città che ogni anno accolgono migliaia di turisti, come Venezia. Durante i periodi di alta stagione, si legge in un comunicato del WWF, l’aumento della popolazione presente lungo le coste del Mediterraneo determina un incremento fino al 30% della produzione dei rifiuti. Questo mette inevitabilmente alla prova le attività di gestione e smaltimento dei rifiuti, determinando un maggiore rischio di dispersione ambientale. Non a caso, secondo quanto riportato dal WWF, i rifiuti marini sulle coste aumentano anche del 40% durante il picco della stagione turistica.

Come ridurre la dispersione di plastica

La presenza di tutta questa plastica causa un danno economico enorme all’industria del turismo, di circa 268 milioni di euro l’anno. Il WWF ha quindi lanciato una brochure dedicata alla città di Venezia, sviluppata con la collaborazione del Gruppo Veritas e il supporto della Fondazione Blue Planet Virginia Böger. La guida è rivolta a tutti gli albergatori e a chiunque ospiti i turisti in città. L’obiettivo è informare e mettere in luce tutte le azioni necessarie per ridurre la propria impronta ecologica.

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Tra i suggerimenti: monitorare la tipologia, la quantità di imballaggi e gli oggetti in plastica offerti ai propri clienti; eliminare l’utilizzo di oggetti in plastica monouso non necessari; offrire alternative riciclabili e compostabili; aumentare la quantità di contenuto riciclato; effettuare una corretta raccolta differenziata; formare il personale; informare i clienti e renderli partecipi.

Il Trattato globale sull’inquinamento da plastica

Contrastare la dispersione di plastica in natura è un tema che riguarda tutti. A Ottawa, in Canada, si sono da poco conclusi i lavori del penultimo ciclo di negoziati ONU per un Trattato globale sull’inquinamento da plastica. Sebbene si siano fatti ulteriori passi avanti sullo sviluppo di norme per vietare i prodotti in plastica più problematici ed evitabili, sono rimaste ancora delle questioni aperte.

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