E-car, crescono i punti di ricarica in Italia

Sono 400.000 le private e 45.000 le colonnine pubbliche

punti di ricarica

Un’Italia che si prepara all’auto elettrica prima ancora di possederla. Questo emerge dal monitoraggio trimestrale delle infrastrutture di ricarica a cura di Motus-E.

Crescono i punti di ricarica in Italia sia in ambito pubblico che privato. Il primo semestre 2023 vede un +80% le istallazioni di accessi pubblici e mentre un +700% nel privato.

Sono quindi 8.438 i nuovi punti a uso pubblico per un totale nazionale di 45.210. Il domestico invece ha superato le 400.000 unità.

Cresce anche la presenza delle ricariche nelle autostrade che hanno un quarto dei distributori coperti dal servizio. Di questi oltre il 77% dei punti di ricarica in autostrada hanno una potenza superiore a 43 kW e il 58% supera i 150 kW.

Una accelerazione che l’associazione sottolinea avere un ritorno di filiera in Italia essendo più del 70% delle wallbox vendute prodotte nel nostro Paese. Mentre il 50% del costo chiavi in mano è appannaggio dell’installazione, svolta da aziende e professionisti locali.

I record del monitoraggio dei punti di ricarica Motus-E

La Lombardia resta in vetta alla classifica di Regione con il maggior numero di punti di ricarica a uso pubblico. Il record di crescita maggiore spetta alla Campania con un +54% di punti di ricarica.

Il Sud e le Isole hanno il 23% del totale dei punti di ricarica mentre il Centro ne ha “solo” il 21%. Superiore come rete resta il Nord Italia con il 56% dei punti di ricarica.

Cosa manca per crescere ancora

Secondo l’associazione un’ulteriore accelerazione dell’infrastruttura di ricarica si avrà “non appena verranno resi disponibili gli incentivi – già stanziati e in attesa solo dei decreti attuativi – per le infrastrutture di ricarica a uso domestico per privati e condomìni”.

I passi avanti compiuti sulla grande viabilità riflettono il grande impegno degli operatori coinvolti, che continua purtroppo a scontrarsi con l’immobilismo di tutti quei concessionari autostradali che nonostante un obbligo di legge – in vigore dalla fine del 2020 – continuano a non bandire le gare per installare le colonnine nelle aree di servizio”, commenta il segretario generale di Motus-E, Francesco Naso.

“Estremamente importante sarà ora riuscire a mettere a terra tutti i fondi che il Pnrr ha destinato alle colonnine di ricarica”, conclude Naso, “La prima gara, come noto, ha presentato una serie di criticità, soprattutto sul segmento extraurbano. Con interventi mirati sui relativi decreti, però, confidiamo che gli operatori potranno partecipare massivamente, raggiungendo i target di infrastrutturazione prestabiliti ed evitando una dispersione di risorse molto preziose per il nostro Paese”.

Cresce la ricarica in Sicilia

Intanto per rilanciare la crescita nelle isole arriva l’accordo tra il Comune di Modica in Sicilia e le società ACEA Innovation e City Green Light.

L’accordo prevede l’installazione di 11 punti di ricarica pubblici attivi 24 ore su 24 e alimentati al 100% da energia da fonti rinnovabili.

I lavori sono iniziati lo scorso 5 luglio e interessa le aree del lungomare e del centro urbano.

Il dettaglio dei punti di ricarica:

  • 9 IdR del tipo “Normal Power (NP)” ognuna dotata di 2 prese di Tipo 2 in grado di erogare una potenza massima di 22 kW cad. (totale 44 kW in AC);
  • 2 IdR del tipo “High Power (HP)” per una potenza massima totale erogabile in
    contemporanea di 72 kW.

In considerazione alla crescita della tendenza all’Emobility” ha dichiarato Maria Monisteri, sindaco della Città di Modica, “non potevamo esimerci dall’installazione di nuove colonnine sia per aumentare i punti di ricarica e sia per averne la presenza in diverse aree del comune. Un utile servizio nel rispetto dell’ambiente e della innovazione tecnologica“.

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