SiccitàokTra le tante cause che possono costringere le persone ad abbandonare le loro terre di origine per insediarsi in nuovi territori ci sono, come è ormai noto, oltre alla guerra e alle persecuzioni, anche i fenomeni estremi legati al cambiamento climatico

Una sentenza storica

E’ di qualche giorno fa la sentenza, anche se non vincolante, del Comitato per i diritti umani delle Nazioni Unite in cui si stabilisce che uno Stato violerà i suoi obblighi in materia di diritti umani se rimanderà qualcuno in un paese in cui la sua vita è a rischio, o in pericolo, a causa dei cambiamenti climatici. Nello specifico il giudizio è legato all’esame del caso di Ioane Teitiota, originario di Kiribati, nel Pacifico, che ha fatto ricorso dopo che la sua richiesta di asilo in Nuova Zelanda, legata a questioni climatiche, era stata rifiutata. Il motivo indicato dall’uomo era stato il pericolo per la sua vita derivante dall’innalzamento del livello del mare.

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“Dobbiamo aspettarci mln di migranti climatici”

“La sentenza – ha spiegato in un’intervista alla Reuters l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi – dice che se hai una minaccia immediata alla tua vita a causa dei cambiamenti climatici, a causa dell’emergenza climatica, e se attraversi il confine e vai in un altro paese, non dovresti essere rispedito, perché rischi la tua vita, proprio come in una guerra o in una situazione di persecuzione .

Dobbiamo essere preparati per una grande ondata di persone che si muovono contro la loro volontà – ha poi aggiunto – non mi azzarderei a parlare di numeri specifici, è troppo speculativo, ma certamente stiamo parlando di milioni”.

Evidenza scientifica per dare risposte

La ricercatrice dell’Università di Liegi, Caroline Zickgraf, come si legge in un articolo di Green European Journal, ha sottolineato come sia importante avere un quadro realistico del tema, al di là di posizioni dettate da paura e da risposte emergenziali. Il nostro pianeta gravato dal riscaldamento globale, causa lo spostamento di persone nel mondo e richiede una preparazione mirata per affrontare la questione in modo efficace. Attualmente non si dispone, ha spiegato la studiosa, di una cifra globale del numero di persone in movimento a causa degli impatti dei cambiamenti climatici e di altre forme di degrado ambientale. Si sa però che i disastri stanno spostando milioni di persone in tutto il mondo. Il Centro di monitoraggio degli spostamenti interni ha stimato, solo per dare qualche numero, che 17,2 milioni di persone sono state sfollate a seguito di catastrofi nel solo 2018.

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