Il trimestre tra dicembre 2019 e febbraio 2020 è stato il più caldo mai registrato in Europa

Le informazioni diffuse dal Copernicus climate change service (C3s) confermano l’aumento delle temperature

caldoIl bollettino, diffuso il 5 marzo scorso dal centro di ricerca europeo, ha confermato i dati rilevati nelle analisi precedenti e le previsioni pubblicate a novembre da C3s: la temperatura aumenta. Le medie in Europa sono state superiori di 3,4° C a quelle del periodo 1981-2010, un valore mai registrato prima; addirittura 1,4° C superiore al record precedente, che risaliva all’inverno 2015/16 (ricordiamo che l’inverno meteorologico inizia il 1° dicembre e termina il 28/29 febbraio).

La situazione a livello continentale e globale

Nello specifico, vediamo come è andata nel mese di febbraio:

1) E’ stato il secondo febbraio più caldo sia a livello continentale che globale: solo nel 2016 il mese è stato più caldo di 0,1°;

2) In Europa la temperatura è stata di 3,9° superiore alla media di febbraio nel periodo 1981-2010, mentre nel mondo l’incremento è stato di 0,8°;

3) Nella porzione settentrionale dell’Alaska le temperature sono state inferiori alla media, mentre, oltre all’Europa, le temperature hanno superato le medie mensili in Siberia, Asia centrale e Antartide occidentale.

Eventi importanti ma bisogna evitare allarmismi

Le parole di Carlo Buontempo, direttore di C3s, spiegano questi eventi, sottolineando la loro importanza, ma evitando allarmismi: “L’Europa ha vissuto il suo inverno più mite in assoluto. Pur essendo un singolo caso limite, è probabile che questo tipo di eventi siano resi più estremi per la tendenza al riscaldamento globale. Vedere un inverno così caldo è sconcertante, ma non rappresenta una tendenza climatica in quanto tale. Le temperature stagionali, soprattutto al di fuori dei tropici, variano significativamente di anno in anno. Parte del nostro lavoro consiste nel confrontare i dati climatici risalenti all’era preindustriale per definire tendenze climatiche a lungo termine, in modo che, sulla base dei dati C3s, individui, istituzioni e responsabili politici possano prendere decisioni informate tenendo conto dell’evoluzione delle temperature climatiche”.

Ricordiamo che le informazioni fornite dal C3s provengono da analisi fornite da elaboratori che analizzano miliardi di dati inviati da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche posizionate in tutto il globo.

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Pubblicista dal 2007, scrive per il Gruppo Italia Energia.