Sarà l’Asia a guidare la crescita del settore del cloruro di polivinile globale con una quota del 70% entro il 2027. Lo farà secondo GlobaData acquisendo capacità da progetti di nuova costruzione e in espansione tra il 2023 e il 2027.
I dati sono dell’ultimo rapporto di GlobalData, ‘Polyvinyl Chloride Industry Capacity and Capital Expenditure (capex) Forecast by Region and Countries Including Details of All Active Plants, Planned and Announced Projects, 2023-2027’.
Il pericolo di inquinamento da cloruro di polivinile
Il cloruro di polivinile lo ricordiamo è una sostanza altamente inquinante che è comprovato causa tumori al fegato. Si tratta comunque di un rischio limitato secondo le norme sono stringenti e il rischio appare limitato visto il monitoraggio costante.
Ad aprile 2022 la Commissione europea ha presentato il piano d’azione “Restriction Roadmap” che punta a eliminare diverse sostanze chimiche pericolose per la salute umana entro il 2030. L’elenco delle sostanze che saranno bandite comprende i ritardanti di fiamma, associati al rischio di cancro, i bisfenoli, in grado di alterare l’equilibrio ormonale, e il PVC, un tipo di plastica che non solo contiene molti additivi tossici, ma è più difficile e costosa da riciclare rispetto ad altre.
La capacità di espansione
Il rapporto della azienda di analisi evidenzia come tale capacità di espansione del cloruro di polivinile si aggirerà intorno alle 7,77 milioni di tonnellate all’anno (Mtpa) entro il 2027. A fare da traino l’aumento della domanda nei settori dell’imballaggio e dell’edilizia.
Ci sarà anche una aggiunta di capacità principale in India data ad un progetto della Mundra Petrochem Mundra PVC Plant. Il progetto prevede una capacità produttiva di 2 Mtpa e dovrebbe iniziare nel 2026.
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.