Perché prolungare l’ora legale: l’appello della Società italiana di medicina ambientale

La Società italiana di medicina ambientale (SIMA) ha lanciato un appello al governo per sospendere temporaneamente il passaggio all’ora solare almeno fino al 30 novembre.

  • Negli ultimi sette mesi abbiamo risparmiato 420 milioni di kilowattora di energia, grazie all’ora legale.
  • Per questo, un gruppo di esperti ha lanciato un appello al governo italiano chiedendo una sospensione temporanea del passaggio all’ora solare.

ora legale

Risparmio ed efficienza sono due imperativi sia nell’ottica di ridurre l’impatto climatico del settore dell’energia, sia per fronteggiare l’aumento dei prezzi del gas e dell’elettricità. Grazie all’ora legale, secondo i dati di Terna, negli ultimi sette mesi sono stati risparmiati 420 milioni di kilowattora di corrente. Negli ultimi quindici anni, addirittura, si parla di 10 miliardi di kilowattora. In Italia, il mantenimento dell’ora legale per tutto l’anno permetterebbe di risparmiare almeno 500 milioni di euro e 200mila tonnellate di CO2. A dirlo è la Società italiana di medicina ambientale (SIMA) che, insieme ai rappresentanti delle istituzioni e della società civile, l’8 ottobre ha pubblicato sulla rivista Lancet un appello corredato dalle firme di 55mila cittadini.

I benefici per l’ambiente, l’economia e la salute

Nello specifico, si chiede al governo di sospendere temporaneamente il passaggio all’ora solare almeno fino al 30 novembre. Una misura già sperimentata con successo negli Stati Uniti nel 2007. “La crisi energetica che stiamo vivendo rappresenta l’occasione perfetta per posticipare il passaggio all’ora solare, guadagnando di fatto un’ora di luce e calore ogni giorno”, ha dichiarato il professor Francesco Schittulli, presidente della LILT e firmatario dell’appello.

“I benefici derivanti da questa scelta non sarebbero solo limitati al risvolto economico, contrastando il caro energia, ma ne gioverebbe anche il benessere della comunità, visto che lo sfasamento di un’ora determina conseguenze sia a livello di umore, sia a livello fisico, mettendo spesso a rischio la qualità del sonno. Senza dimenticare tutti i benefici derivanti da un minor inquinamento ambientale”. Non è la prima volta che si parla di adottare un simile provvedimento. Forse, date le circostanze straordinarie in cui cui troviamo, questa volta si passerà dalle proposte ai fatti.

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