In Toscana la riqualificazione parte dagli ospedali

Asl8arezzoSi chiama “Progetto Ospedale Verde” ed è l’iniziativa messa in atto dall’Azienda USL Toscana Sud Est per rendere più efficienti e accoglienti le strutture ospedaliere. Centro di questa attività sono la gestione e la riduzione del consumo di calore e di energia e l’attenzione per l’illuminazione. Ne parliamo con Daniele Giorni, Energy Manager Usl 8 Toscana Sud Est, ingegnere per l’Ambiente ed il Territorio dal 2004 che dopo un’esperienza presso Publiacqua SpA (Gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Area Fiorentina) e Nuove Acque SpA (Gestore del Servizio Idrico Integrato nell’Area Aretina/Senese) nel settore ottimizzazione impiantistico – energetica dei sistemi acquedottistici e riduzione del cosiddetto Non Revenue Water (Acqua che non produce ricavo), nel 2008 è diventato Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’Energia dell’ex Azienda USL 8 di Arezzo (ora Azienda USL Toscana Sud Est).

DanielegiorniLa sua azienda ha messo in atto un progetto strutturato di efficienza energetica?

L’Azienda USL 8 di Arezzo, confluita di recente nell’Azienda USL Toscana Sud Est, ha messo in atto un progetto strutturato di efficienza energetica, denominato “Progetto Ospedale Verde”, che ha coinvolto in prima battuta gli stabilimenti ospedalieri di cui l’Azienda dispone: Arezzo, Valdarno, Bibbiena, Sansepolcro e Cortona e poi è stato esteso agli altri immobili: Distretti Socio Sanitari, Poliambulatori, RSA, Case della Salute.

Nello specifico, quali vantaggi avete registrato dall’implementazione di nuovi interventi?

Il principale intervento che è stato eseguito è l’installazione di impianti di cogenerazione di energia elettrica e termica alimentati a gas metano negli Ospedali di Arezzo e del Valdarno (i due Ospedali più importanti in termini di consumi energetici) tramite i quali riusciamo oggi ad autoprodurre internamente alla struttura ospedaliera circa la metà dell’energia elettrica di cui le due strutture ospedaliere necessitano. A questo intervento è seguita la riqualificazione energetica delle centrali termiche dei 5 ospedali, che in tre casi (Bibbiena, Sansepolcro, Cortona) ha visto il passaggio delle vetuste centrali termiche a vapore/acqua surriscaldata a nuove centrali ad acqua calda con moderne caldaie e bruciatori modulanti mentre negli altri due (Arezzo, Valdarno) ha visto il cambio di obsolete caldaie ad acqua calda con nuove ad alta efficienza abbinate a bruciatori modulanti. È stato installato un impianto fotovoltaico da 47 kWp presso l’Ospedale di Arezzo e sono partite le procedure per affidare i lavori per realizzarne uno da 50 kWp presso l’Ospedale di Cortona. ConsumimetanoSono state poi riqualificate le centrali frigorifere degli Ospedali di Arezzo e Bibbiena sostituendo dei vetusti gruppi frigoriferi con nuovi gruppi ad alta efficienza condensati in acqua a lievitazione magnetica (Bibbiena) e condensati in aria (Arezzo). È stato poi efficientato il sistema di produzione dell’acqua calda sanitaria passando dal tradizionale sistema a boyler al sistema a scambiatori a piastre (Bibbiena, Sansepolcro, Valdarno). Questo per i 5 ospedali, negli agli altri immobili (Distretti Socio Sanitari, Poliambulatori, RSA, Case della Salute) sono stati eseguiti interventi di efficientamento energetico delle centrali termiche installando caldaie a condensazione (Ex Maternità – Arezzo) o gruppi termici ad alta efficienza energetica (altri immobili). Presso l’Ospedale di Arezzo sta per essere implementato un progetto, denominato illumination, per la riduzione dei consumi elettrici dovuti ai corpi illuminanti. Attività che è stata implementata in modo trasversale a tutti gli immobili è quella di aver messo in essere un contratto di Servizio Energia molto performante che ha consentito alla nostra Azienda di ridurre notevolmente i consumi di energia termica rispetto alla spesa storica.

CogenAvete valutato quale impatto economico hanno avuto sul bilancio queste attività?

Questi i tempi di ritorno degli investimenti eseguiti: impianti di cogenerazione di energia elettrica e termica alimentati a gas metano per gli ospedali di Arezzo e del Valdarno: poco più di 2 anni; riqualificazioni centrale termica a vapore per l’Ospedale di Bibbiena: poco più di 2 anni; riqualificazioni centrali termiche per gli Ospedali di Arezzo, Cortona, Sansepolcro, Valdarno: circa 5 anni; riqualificazioni centrali termiche (Distretti Socio Sanitari, Poliambulatori, RSA, Case della Salute): circa 6 anni; impianti fotovoltaici per gli ospedali di Arezzo e Cortona (previsione): 7,5 anni; progetto illumination: 4 anni; centrali frigorifere per gli ospedali di Arezzo e Bibbiena: 9 anni.

Quale tipologia di finanziamento avete scelto per la realizzazione di questa attività?

Per il finanziamento delle attività è stato utilizzato in parte (80%) un finanziamento a fondo perduto del Ministero dell’Ambiente riservato all’efficienza energetica nelle pubbliche amministrazioni e per la restante parte (20 %) un finanziamento proprio dell’Azienda Sanitaria.

ElettRitiene che la sua azienda avrà modo di sviluppare nuove opportunità di investimento in termini di efficienza energetica?  

Ritengo che, visti i risultati ottenuti, l’Azienda avrà modo di sviluppare nuove ed importanti opportunità di investimento in termini di efficienza energetica.

Come può un EGE sensibilizzare i decisori aziendali a politiche razionali nell’uso dell’energia?

A mio parere lo strumento più importante è quello di far vedere loro in modo chiaro i vantaggi che possono scaturire dalla messa in atto di tali politiche, ovvero: la riduzione dei costi energetici aziendali e il miglioramento dell’immagine dell’azienda verso l’esterno.

Esistono delle criticità all’interno del quadro normativo?

La difficoltà più importante che la nostra Azienda ha trovato nel mettere in atto il progetto Ospedale Verde è stata quella legata alle complicazioni burocratiche/amministrative dovute all’attivazione e al funzionamento degli impianti di cogenerazione e all’accesso al meccanismo dei certificati bianchi.

Studiare da EGE: quanto conta la formazione?

La formazione del EGE è estremamente fondamentale. È auspicabile la nascita di specifici corsi di laurea/specializzazione molto approfonditi per formare adeguatamente i futuri esperti e migliorare le competenze di chi già lavora in questo settore.

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