Il #CinemaInClasseA con un unico protocollo di sostenibilità

Cinema EfficienzaCosa fare per ridurre le emissioni di CO2 dell’industria cinematrografica internazionale che ammontano al 2% di quelle globali? Impiegare, in ambito nazionale, un unico protocollo di sostenibilità, riconosciuto del MiBACT, dalle principali associazioni di categoria, dalle rappresentanze degli artisti e dei tecnici del cinema e dalle Film Commission regionali, per valutare i consumi di ogni struttura e per  individuare le azioni in grado di ridurre l‘impatto ambientale della lavorazione del film.

La proposta ENEA per il #CinemaInClasseA

È la proposta dell’ENEA avanzata lo scorso 7 marzo durante l’evento #CinemaInClasseA, organizzato dall’ente nazionale di ricerca e da Green Cross Italia.

Un momento per stimolare il confronto sul comportamento energetico del panorama cinematografico internazionale: “Abbiamo calcolato che i consumi di energia e le relative emissioni si potrebbero ridurre di circa il 20% se tutte le produzioni cinematografiche adottassero protocolli di sostenibilità per la realizzazione dei propri film”, ha commentato Antonio Disi dell’ENEA, Coordinatore di Italia in classe A, campagna nazionale per l’efficienza energetica promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dall’ENEA.

Il risparmio energetico in Italia

Attualmente solo in Italia un cinema multisala può consumare ogni anno fino a 2 mln di kWh, pari al fabbisogno elettrico di 750 famiglie italiane, e basta fare un semplice calcolo per ottenere il consumo complessivo di 516 multisala, 650 cinema teatro e 2.396 sale cinematografiche.

Tenuto conto dell’intero panorama cinematografico, con interventi sui sistemi di illuminazione “sarebbe possibile ottenere risparmi fino al 60%”, ha commentato Disi, e con azioni mirate sugli impianti di climatizzazione, “che rappresentano la spesa maggiore” per i gestori, “si otterrebbe un abbattimento dei consumi fino al 15%”, ha proseguito il rappresentante ENEA.

ENEA, insieme a Green Cross Italia, si rende disponibile “ad accompagnare tale processo, che può contribuire sicuramente al raggiungimento dell’obiettivo globale”. Senza escludere sistemi di “premialità per le case di produzione in fase di assegnazioni dei finanziamenti pubblici”, ha concluso Disi.

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