“La plastica non è il male assoluto”. C’è da crederlo, se a sostenerlo è Alberto Bellini, docente dell’Università di Bologna presso il dipartimento di Ingegneria dell’Energia elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi”, che lavora su progetti volti a ridurre la produzione di rifiuti plastici. “Non lo è tutte le volte che sostituisce materiali più inquinanti, per esempio i metalli che per unità di peso hanno un coefficiente di inquinamento molto maggiore”. Si pensi “al settore sanitario e alla produzione di cibo”, prosegue Bellini, qui “i prodotti alternativi non sempre sono altrettanto efficaci e hanno un minor impatto ambientale”.

L’Università di Bologna è coordinatrice di un programma bandiera per l’economia circolare della plastica di EIT Climate-KIC, la community fondata nel 2010 dall’Istituto europeo per l’innovazione e la tecnologia (EIT), che riunisce le organizzazioni impegnate a contrastare i cambiamenti climatici. Il progetto punta a usare nuove tecnologie e modelli di business per ridurre la produzione di rifiuti plastici. Ha durata triennale ed è finanziato con circa 5 milioni di euro. “Le risorse sono un falso problema, si trovano quando ci sono buone idee e buoni progetti”, precisa Bellini. Collaborano l’istituto di ricerca tedesco Wuppertal Institute, l’università svedese di Lund, l’università austriaca di Leoben e la società di consulenza olandese Icomatex. Maggiori dettagli nella video intervista al prof. Bellini incontrato in occasione di Ecomondo (Rimini, 5-8 novembre 2019).

Sotto il cappello di questa iniziativa, si sono sviluppati 20 progetti innovativi in tutta Europa. Tra questi, uno riguarda l’uso della blockchain per avvicinare la domanda, l’offerta e favorire l’appetibilità delle materie prime seconde per il mercato. L’altro la tracciabilità dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Nella video intervista seguente il prof. Bellini ne anticipa qualche dettaglio.

Secondo lei la plastic tax consentirà di ridurre l’uso della plastica? E aiuterà a distinguere tra plastica riciclabile e non riciclabile?

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