Anno positivo per la dismissione del nucleare. In attesa del deposito nazionale riparte l’iniziativa delle centrali aperte al pubblico

Il miglior bilancio di sempre per Sogin, ma non basta efficienza di processo se la politica non fa il suo corso.

Conoscere le centrali nucleari e la loro tecnologia di sicurezza per averne meno timore. Riparte l’iniziativa Open gate di Sogin con cui è possibile visitare le centrali non attive sul suolo italiano. Le visite si terranno ad aprile, il 13 e il 14, ma le prenotazioni per accedere si chiuderanno il 31 marzo.

L’annuncio oggi in occasione della conferenza stampa sui risultati dell’ente che si è tenuta a Roma con l’Ad uscente Luca Desiata. La società registra un anno positivo sia come risultati che come piani di investimenti.

La questione del Deposito nucleare nazionale

Unica grande incognita sul futuro i ritardi autorizzativi su più livelli, a cominciare dalla autorizzazione della Cnapi, carta nazionale delle aree potenzialmente idonee, alla localizzazione dell’area del deposito nazionale di rifiuti radioattivi, una esigenza anche europea.

“Se una regione si candidasse i tempi di sviluppo del deposito nucleare sarebbero molto più veloci” sottolinea Desiata. Ma non solo “Sono 34 le autorizzazioni in sospeso da oltre tre anni soloa  livello ministeriale”. Un sistema che non aiuta a  acellerare tempi e ridurre i costi in ottica “green field” cioè un’area priva di vincoli radiologici, ma che ovviamente mantiene lo stato attuale dei costi di gestione “brown field” invariata. Di fatto se continuano i ritardi nelle scelte politiche l’efficienza del piano di sviluppo dell’azienda si rende inutile “Possiamo risparmiare dei mesi di lavoro ottimizzando i processi, ma se poi ci fermiamo per iter autorizzativi questo risparmio di tempi non è efficace” sottolinea Desiata.

Intanto continua il trend di riduzione dei costi e del personale, in ottica di dismissione degli impianti e l’ottimizzazione del riciclo dei materiali.

Che il nucleare possa diventare sempre più amico del cittadino sembra un percorso ancora lontano, ma certamente chiarezza ed efficienza delle strutture sono un elemento centrale da cui non si può prescindere.

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Giornalista, video maker, sviluppo format su più mezzi (se in contemporanea meglio). Si occupa di energia dal 2009, mantenendo sempre vivi i suoi interessi che navigano tra cinema, fotografia, marketing, viaggi e... buona cucina. Direttore di Canale Energia; e7, il settimanale di QE ed è il direttore editoriale del Gruppo Italia Energia dal 2014.