Rinascita manageriale, l’iniziativa per assumere dirigenti inoccupati

Fa tappa a Bologna l’evento itinerante dedicato allo sviluppo delle competenze manageriali e alla presentazione di “Rinascita manageriale”. Un progetto mai sperimentato in Italia fino ad ora.

La proposta di politica attiva per la ripresa del Paese promossa da 4. Manager per valorizzare il patrimonio manageriale italiano a beneficio della crescita delle imprese.

Atlante  i40 impreseGli attori che sostengono l’iniziativa

L’evento, organizzato da Confindustria Romagna, Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e 4. Manager, si è tenuto oggi presso la sede di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna.

L’incontro si intitola titolo “Rinascita Manageriale: politiche attive per rileggere il sistema produttivo alla luce di un mondo in costante cambiamento”.

Marco Chimenti, dg Confindustria Romagna, spiega: “Il sistema Confindustria Romagna ha da tempo intrapreso un percorso di sostegno alle imprese nella ricerca di personale qualificato. A partire da quello manageriale, in risposta alla crescente difficoltà di reperire professionalità e consulenze adeguate ad affrontare i profondi e rapidissimi cambiamenti sui mercati”.

I dati dell’osservatorio 4. Manager in Emilia e a Bologna

Secondo le elaborazioni e le stime dell’Osservatorio, in Emilia-Romagna la difficoltà di reperimento di figure dirigenziali è riscontrata dalla metà delle imprese.

Nel settore manifatturiero, nell’ultimo triennio, si osserva una leggera contrazione del numero di imprese attive in Emilia-Romagna, pari a –1,5%. Il dato è inferiore rispetto al calo nazionale del 2,5%.

Il numero di dirigenti presenti in Emilia-Romagna, invece, mostra una leggera riduzione pari a –0,1%, inferiore al dato nazionale –0,4%. Mentre a Bologna registra un +0,6%.

Fulvio D’Alvia, dg 4. Manager, sottolinea: “4. Manager punta su Rinascita Manageriale non solo come strumento di “politica attiva” ma anche come leva di “politica industriale”. Oggi le imprese chiedono competenze nuove per sfruttare al meglio le opportunità legate alle transizioni sostenibili ed energetiche”.

Le altre province emiliane

Nelle altre province emiliane, la crescita maggiore del numero di dirigenti nell’ultimo triennio si evidenzia a Forlì-Cesena (+5,5%), seguita da Ravenna (+3,2%). Poi Reggio Emilia (+1,8%) e Parma (+1,4%).

La maggiore contrazione si registra, invece, a Ferrara (-13,0%), Rimini (-6,1%), Modena (-2,5%). Chiude Piacenza con -1,9%.

Interessante sottolineare che i dirigenti presenti nel settore manifatturiero dell’Emilia-Romagna, nel 2021, rappresentano ben il 59,0% del totale dirigenti del territorio emiliano.

Morena Diazzi, dg Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa regione Emilia-Romagna, conferma: “Si tratta di ambiti chiave per lo sviluppo produttivo della nostra Regione e al centro delle azioni previste nelle politiche regionali e nelle nuove programmazioni dei fondi strutturali 2021-2027”.

La richiesta di competenze su transizione energetica e sostenibile

Di contro, l’osservatorio 4. Manager rileva che nel mese di dicembre 2022, in Italia e in Emilia-Romagna, si assiste ad una alta domanda di competenze legate alla transizione sostenibile e transizione energetica.

Riguardo le province di Bologna, Ferrara e Ravenna, si osserva una maggiore richiesta per le competenze legate alla transizione sostenibile, quasi il 45% delle offerte di lavoro presenti a livello regionale.

Le risorse destinate all’assunzione dei dirigenti

Ecco perché a fronte dei dati sul disaccoppiamento tra domanda e offerta, la proposta di 4. Manager diventa fondamentale. Prevede, infatti, lo stanziamento di 4 milioni di euro, sotto forma di rimborso spese.

Saranno destinati alle attività di assessment aziendale e per la ricerca e selezione del personale.

A favore delle aziende che assumono un manager inoccupato o lo ingaggiano come Temporary manager in 4 settori aziendali considerati strategici: innovazione e digitalizzazione, sostenibilità, organizzazione del lavoro post-Covid ed export.

In particolare, tale rimborso spese copre fino a un massimo di 30.000 euro, nel caso in cui la figura apicale venga assunto a tempo indeterminato. Mentre è di 15.000 euro il massimo del rimborso, nel caso in cui il dirigente venga assunto a tempo determinato o attraverso un contratto di Temporary management.

Inoltre, sono previsti: una copertura dei costi lato azienda per l’iscrizione al Fasi e l’accesso gratuito per il dirigente a una piattaforma di e-learning.

Andrea Molza, presidente di Federmanager Bologna, Ferrara, Ravenna e Aerdai (Federmanager Emilia – Romagna), conclude: “Condivido il progetto di Rinascita Manageriale e vedo il pieno coinvolgimento delle Federmanager locali. Nel nostro tessuto di Pmi, che sono state il successo del Paese nella crescita industriale, si affaccia una nuova esigenza. Quella di un manager che aggiunga alla competenza tecnica anche una capacità e sensibilità manageriale”.

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