Digitalizzazione del sistema energetico, revisione del prezzo del carbonio, adeguamento della regolazione all’innovazione tecnologica e alla crescita delle energie rinnovabili. Ancora: l’implementazione di piani dedicati per trasporti e infrastrutture, annullamento del divario tra Nord e Sud. Questi i suggerimenti destinati al settore energia contenuti nello Studio economico sull’Italia di settembre 2021 presentato oggi in una conferenza virtuale organizzata dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.

presentazione Ocse
Evento di presentazione dello Studio economico sull’Italia. Da sinistra, Mathias Cormann segretario generale Ocse e Daniele Franco, ministro italiano dell’Economia.

Più in generale, lo studio fotografa l’andamento dell’economia italiana nel pre e post pandemia da Covid-19. Lo fa comparandola con quella degli altri paesi dell’Ocse. La crescita del Pil ha sicuramente risentito dell’effetto pandemico, ma nel 2021 l’analisi prevede una buona ripresa e una crescita del 6%. Per tornare ai livelli del 2019, momento di forte crescita dell’Italia rispetto agli altri paesi Ocse, bisognerà aspettare il prossimo anno. L’andamento è in generale positivo grazie alla elevata percentuale degli italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, superiore al 70% e agli aiuti dello Stato a imprese e famiglie.

dati ambiente ocseNel rapporto l’Ocse ha individuato alcune riforme prioritarie per l’Italia, elencate dal segretario generale Mathias Cormann: un quadro regolatorio che dia certezza agli investitori, soprattutto a quelli che “scelgono ambiti d’investimento green”; maggiore efficienza nel settore pubblico; una “riforma delle tasse; strumenti a sostegno di una maggiore occupazione femminile, che in Italia è tra i più bassi dell’Ocse.

Il ministro dell’Economia Daniele Franco ha evidenziato che oggi la sfida per l’Italia è “implementare le misure previste dal Pnrr, anche se bisogna andare oltre gli strumenti di supporto e puntare “ai tassi di crescita post Covid-19 allineati ai tassi pre Covid”. Le priorità definite dal ministro sono “occupazione”,riforme” che investono il settore “privato e pubblico”, uso delle risorse del Pnrr per efficientare “il settore pubblico, che ha un ruolo chiave” in questa ripresa.

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Investimenti green nel rapporto Ocse.

Tra le raccomandazioni dell’Ocse c’è anche il riallocamento delle risorse nel settore della formazione e dell’educazione. Nella PA, in particolare, l’età media è superiore a quella degli altri paesi Ocse e mancano le competenze utili alla digitalizzazione.

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