Il Free Bike sharing un amore passeggero

Bike1Il bike sharing piace ma non per molto, questo almeno secondo l’esperienza del Comune di Frosinone A quasi 4 anni dall’inaugurazione del servizio, i dati relativi all’utilizzo del FRee Bike Sharing mostrano come, nonostante il progetto sia stato accolto molto positivamente dai cittadini come testimonia il gran numero di abbonamenti sottoscritti nei primi 18 mesi di sperimentazione del servizio.

Sfortunatamente però, alla curiosità iniziale è seguito un lento declino e il servizio attualmente non sembra essere percepito come una concreta alternativa alla mobilità urbana. Le statistiche, infatti, mettono in luce una decisa diminuzione nel numero dei prelievi giornalieri corretti delle biciclette che è passato dai 5,5 (nel periodo di esercizio sperimentale-2011) a 0,64 tra gennaio a settembre 2015.

Rispetto le motivazioni di fruizione del servizio i dati mostrano un uso prevalente per scopi ricreativi (51%) a discapito di spostamenti occasionali (26%) e di natura sistematica come lo studio e il lavoro (23%). Dai risultati si evince l’affermazione solo parziale del servizio i cui punti deboli possono essere facilmente rintracciati a partire dall’analisi delle proposte di migliorie avanzate dagli utenti.

Dalle pensiline di protezione ai servizi di assistenza, dalla manutenzione delle infrastrutture all’ampliamento delle stazioni, sembra ci sia ancora molto da fare per rendere il FRee Bike Sharing una concreta alternativa ai consueti mezzi di locomozione. Nonostante gli utilizzatori effettivi sembrino apprezzare il servizio, infatti, i sondaggi presso i non-utenti evidenziano che pur essendo il servizio ormai noto, la scarsa attitudine dei cittadini a pedalare per spostarsi sembra essere il motivo principale della mancata affermazione del progetto.

Dall’esperienza di Frosinone emerge come sia necessario seguire sotto il profilo la promozione di queste iniziative e la sensibilizzazione dei cittadini in merito ai benefici ambientali derivanti dall’utilizzo della bicicletta. Inoltre, l’apertura di nuove ciclostazioni, oltre a consentire ai fruitori un accesso più facile e rapido al servizio, garantirebbe il superamento delle complessità morfologiche intrinseche di realtà prevalentemente collinari come Frosinone (il servizio partito con 5 ciclostazioni localizzate lungo l’asse longitudinale della città che collega Via Marittima a Via Aldo Moro ad oggi è dotato di 6 impianti).

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