La maggioranza degli italiani non è assicurata contro gli eventi meteo estremi

In Italia, nel 2022, gli eventi meteorologici estremi sono aumentati del 55 per cento rispetto al 2021, per un totale di 310 episodi che hanno causato 29 morti e danni considerevoli all’ambiente e all’economia.

Nel nostro Paese, circa un’impresa su tre è esposta a potenziali perdite economiche a causa di fenomeni atmosferici, ma solo il 7 per cento è assicurato contro potenziali catastrofi. Solo il 5,3 per cento delle abitazioni dispone di un’assicurazione contro le calamità naturali, come terremoti e alluvioni. E solo il 16 per cento dei veicoli in circolazione è coperto da polizze per gli eventi meteo estremi, nonostante i sinistri ad essi correlati abbiano raggiunto, nel 2022, un importo di circa 800 milioni di euro.

Tecnologia e digitalizzazione, le parole chiave secondo Italian Insurtech Association

A lanciare l’allarme è Italian Insurtech Association (IIA), che sottolinea l’importanza di promuovere una cultura assicurativa più consapevole e di investire in tecnologia e digitalizzazione per sviluppare un’offerta innovativa e incentivare la sottoscrizione di polizze adeguate da parte di privati e aziende.

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“Circa otto italiani su dieci non hanno delle coperture adeguate nei confronti di calamità catastrofali, e solo il 10 per cento degli agricoltori italiani ha una polizza assicurativa contro i danni atmosferici: in Germania sono circa il 70 per cento”, commenta Gerardo di Francesco, segretario generale dell’IIA.

“L’innovazione digitale può essere un valido strumento per facilitare l’accesso a prodotti assicurativi a garanzia di questi rischi e ottimizzare la sottoscrizione al fine di renderli sostenibili per il mercato. Nel 2022, gli investimenti in startup insurtech hanno raggiunto la cifra di 120 milioni di euro, ma occorre arrivare ad almeno 500 milioni”.