Una “crescita inarrestabile” spinta da un’attenzione generalizzata e in continuo aumento verso le problematiche legate al cambiamento climatico. E’ lo scenario che caratterizza a livello globale il settore dei green bond, strumenti finanziari che dopo una prima fase in cui venivano considerati “di nicchia”, stanno registrando un vero e proprio boom. Al tema ha dedicato in questi giorni un articolo, a firma di Enrico lo Giudice, il sito del World Economic Froum facendo un paragone rispetto alla situazione registrata da una precedente analisi dell’agosto 2016.
Nella prima metà del 2017 + 38% di green bond
Dai dati riportati nell’articolo del WEC emerge come nella prima metà del 2017 siano stati emessi circa 55 miliardi di dollari di green bond, con una crescita registrata del +38% rispetto al 2016 quando il valore si attestava a 40 miliardi di dollari. Numeri che secondo il Climate Bond Initiative -l’organizzazione no profit internazionale che punta a promuovere su larga scala gli investimenti low carbon – entro la fine di quest’anno potrebbero raggiungere il valore di 150 miliardi. Questa cifra, se paragonata agli 82 miliardi del 2016, mostra in maniera chiara, sottolinea il WEC, come questi strumenti finanziari stiano diventando “mainstram”.
Se, ad esempio, si guardano i dati in diacronia si vede come il trend di crescita sia stato continuativo. In particolare si è passati dagli 11 miliardi del 2013, ai 37 del 2014, ai 24 del 2015 per poi arrivare ai già menzionati 82 e 150 miliardi (previsti) rispettivamente del 2016 e del 2017.
I principali player del mercato
Il settore, spiega l’articolo del World Economic Forum, registrerà a livello globale nuovi record legati all’ingresso di nuovi player pubblici e privati nel mercato. Bank of America, Merrill Lynch, Credit Agricole e HSBC, hanno visto, infatti, una crescita rilevante nelle emissioni di questi strumenti finanziari. Ad esempio la Francia e la Polonia hanno fatto il loro ingresso su questo mercato con i primi “green bond sovrani”, “obbligazioni di Stato sostenibili”. Strumenti che verranno utilizzati per progetti di infrastrutture green volti a promuovere l’utilizzo delle fer.
Negli USA invece i green bond, spiega il WEC, vengono impiagati per fornire supporto alle città e alle comunità locali nel passaggio a forme di energia rinnovabile. Viene finanziata ad esempio la gestione sostenibile dell’acqua, l’edilizia green, la tutela della biodiversità acquatica.
Ad essere interessati ai green bond sono inoltre grandi aziende come Apple, IntesaSanpaolo, QBE Insurance Goup e Tennet. Molte emissioni di questi titoli, spiega l’articolo, sono state inoltre registrate nei mercati cinesi e indiani che hanno così dimostrato la loro intenzione di puntare ad un futuro a basse emissioni.
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