Efficienza energetica, solo il 42% delle PMI mostra interesse

I dati del report Quocirca/Epson

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Poco meno della metà delle PMI, il 42%, mostra un interesse verso le tematiche dell’efficienza energetica, un dato che segna un gap rispetto alle aziende di grandi dimensioni che invece prendono in considerazione questa tematica nel 77% dei casi. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “SMEs: Closing the Sustainability Gap” effettuata dalla società di analisi europea Quocirca per conto di Epson. 

Competenze e professionalità specifiche il settore green 

Se si prende in considerazione il settore dell’IT si vede come solo l’8% delle PMI si avvalga di strumenti utili a ottenere un risparmio energetico, non prendendo in considerazione una voce di spesa rilevante e una riduzione dell’impatto ambientale. Dalla ricerca è emerso, inoltre, che solo il 9% delle PMI ha una figura professionale specifica per questioni relative alla sostenibilità ambientale. Anche in questo caso le aziende di grandi dimensioni registrano risultati migliori attestandosi invece al 57%. Secondo lo studio le realtà che non dispongono di uno specialista in tematiche green dovrebbero rivolgerei a soggetti esterni in modo da gestire questo settore nella maniera più efficace.

I cinque trend 

In generale dal report emergono cinque trend che dovrebbero orientare le scelte aziendali sul fronte efficienza e sostenibilità: un’analisi accurata dei costi e dei consumi energetici, una gestione smart del ciclo di vita delle apparecchiature utilizzate, un approccio olistico che valuti l’efficienza di un macchinario in relazione agli strumenti tecnologici con cui deve interagire, una gestione specifica e accurata delle questioni legate a efficienza e sostenibilità e una decentralizzazione della gestione delle apparecchiature. 

Sebbene a una prima considerazione la riorganizzazione dell’approccio alla sostenibilità possa apparire un compito difficile da intraprendere – ha dichiarato Flavio Attramini, Head of Business Sales di Epson Italia – l’attivazione di piccoli cambiamenti possono avere un impatto notevole. Un fatto sembra certo: mediante una collaborazione globale a livello di settore, attuando queste linee guida e le best practice di altre aziende, è possibile compiere passi enormi verso un futuro più sostenibile“.

 

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