Il ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica

Con le regolamentazioni e le infrastrutture adeguate, l’idrogeno verde potrà contribuire alla decarbonizzazione dell’economia.

  • L’idrogeno prodotto con energie rinnovabili avrà un ruolo fondamentale nel percorso verso un modello di sviluppo sostenibile.
  • Di questo si è parlato a Gastech 2022, con la promessa di riprendere il dibattito a Singapore, nell’ambito di Gastech 2023.
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Treno a idrogeno © Pixabay

L’idrogeno sarà sicuramente uno dei temi centrali nell’ambito di Gastech 2023, fiera sulle soluzioni energetiche a emissioni ridotte che avrà luogo a Singapore dall’11 al 14 settembre del prossimo anno. Lee Pak Sing, Assistant CEO di Enterprise Singapore (che sta contribuendo all’organizzazione dell’evento), ha dichiarato che sarà un’occasione per proseguire la discussione riguardo all’utilizzo dell’idrogeno come vettore di energia. “Bisogna pensare a un modo intelligente, oltre che pulito, per produrla. In un luogo innovativo come Singapore, riprenderemo il dibattito volto a rimodellare il futuro del panorama energetico”. Sing ha raccolto il testimone da Luca Palermo, amministratore delegato di Fiera Milano, teatro di Gastech 2022.

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Nuove tecnologie, nuovi modelli di business

Sullo stesso palco, poco prima del lancio di Gastech 2023, si è parlato del ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica. “Se il primo fallisce, fallisce anche la seconda”: è così che ha esordito Michael Stoppard, membro del Climate & Sustainability Group di IHS Markit.

“Al momento si stanno sviluppando talmente tanti modelli di business e talmente tante tecnologie che qualcuna dovrà necessariamente avere successo. La capacità degli impianti di elettrolisi aumenta di anno in anno”, ha sottolineato Stoppard. L’elettrolisi dell’acqua è un processo che consente di produrre idrogeno e che può essere alimentato da fonti rinnovabili.

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Cos’è l’idrogeno verde

Come l’elettricità, l’idrogeno si ottiene in diversi modi. Viene definito “verde” quando è ottenuto grazie alle fonti rinnovabili; è blu o grigio quando deriva da una reazione chimica che coinvolge il gas naturale, con o senza sistemi di cattura del carbonio. Il suo vantaggio è che, se utilizzato in una cella a combustibile, non emette altro che acqua. Inoltre, può essere impiegato al posto delle batterie per immagazzinare grandi quantità di energia in poco spazio, contribuendo così a risolvere il problema dell’intermittenza nella produzione dell’energia rinnovabile.

La Strategia europea sull’idrogeno di luglio 2020 gli ha conferito una posizione di primo piano nel percorso comunitario di transizione energetica. Un percorso che non può in alcun modo prevedere l’estrazione dei combustibili fossili, come hanno ricordato gli attivisti di Greenpeace a Gastech 2022. “I cambiamenti climatici sono scientificamente dimostrati. Dobbiamo decarbonizzare le attività umane a partire dai settori più impattanti, come l’industria, l’energia e la mobilità. E l’idrogeno può aiutarci a raggiungere l’obiettivo”, ha confermato il dr. Axel Wietfeld, CEO di Uniper Hydrogen.

Quali sono le questioni da risolvere

Restano alcuni nodi da sciogliere, però. A partire dal trasporto. Secondo Daniel Muthmann, presidente dell’European Hydrogen Backbone Initiative, “c’è bisogno di gasdotti, ma è possibile servirsi di quelli già esistenti. Ci sono dei rischi iniziali che gli investitori devono assumersi, riguardo alla capacità dei gasdotti e alla loro distribuzione geografica. Serve coraggio, e serve la fiducia da parte dei consumatori. Con la scalabilità, il prezzo dell’idrogeno scenderà. È un puzzle che si compone pezzo dopo pezzo; l’immagine diventerà sempre più nitida”.

Con il costo del gas in aumento, i prezzi dell’idrogeno verde stanno già diventando competitivi. A sottolinearlo è Andreas Schierenbeck, co-fondatore di HH2E AG, che intende diventare uno dei maggiori produttori di idrogeno verde in Germania e in Europa. Schierenbeck ha ricordato però che, oltre alle infrastrutture, servono anche delle regolamentazioni. Il 15 dicembre 2021 la Commissione europea ha adottato una proposta legislativa per riformulare la direttiva UE sul gas del 2009, che ne estenderebbe completamente il campo di applicazione alle reti a idrogeno e costituirebbe dunque un grande passo in avanti.

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Nata in provincia di Sondrio, ha studiato a Milano e Londra. Giornalista pubblicista, si occupa di questioni legate alla crisi climatica, all’economia circolare e alla tutela di biodiversità e diritti umani.