zone umide
Fonte: ministero dell’Ambiente

Sono trascorsi 50 anni dalla firma della convenzione di Ramsar, in Iran, sulla protezione internazionale delle zone umide. Varato il 2 febbraio del 1971, anticipando la conferenza delle Nazioni unite sull’ambiente umano di Stoccolma, riunì per la prima volta le istituzioni mondiali per parlare della tutela di paludi, acquitrini, torbiere, bacini di acqua dolce, salmastra o salata, incluse le distese di acqua marina con una profondità massima di sei metri.

I 50 anni della convenzione Ramsar sulle zone umide

“Oggi più che mai è necessario preservarle”, commenta in una nota stampa il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “La Giornata internazionale delle zone umide che si celebra oggi, e che quest’anno coincide con il cinquantenario del Trattato, non ha un valore solo simbolico ma serve a richiamare tutta la nostra attenzione sul delicato equilibrio della natura che quest’anno saremo chiamati a salvaguardare come co-organizzatori della Conferenza mondiale sul clima”. Questi accordi internazionali, rimarca il ministro, “richiedono un impegno costante e prolungato nel tempo sia a livello di governi locali che di coscienze individuali”.

Oggi l’Italia conta 65 zone Ramsar, nove delle quali in corso di perfezionamento, per un totale di oltre 80mila ettari. Tra questi, lo stagno Pantano Leone in Sicilia, le Valli residue del comprensorio di Comacchio in Emilia-Romagna, l’area Massaciuccoli – Migliarino – San Rossore in Toscana. Sono distribuite in 15 Regioni: per la maggior parte si trovano in Emilia Romagna, poi Toscana e Sardegna.

40 mln di euro per le Zone economiche ambientali

È notizia di ieri la destinazione di 40 milioni di euro di contributi straordinari per le Zone economiche ambientali (Zea), le aree che coincidono con i parchi nazionali istituite a fine 2019. Saranno destinati a quelle realtà con sede nelle Zea che hanno registrato un calo del fatturato: micro e piccole imprese, attività di guida escursionistica ambientale e guide dei parchi.

Per farne richiesta bisogna compilare la domanda in via telematica accedendo al portale contributo zea con le credenziali fornite dall’Agenzia delle entrate e seguendo le istruzioni per la compilazione presenti sul sito. C’è tempo dal 15 febbraio al 15 marzo. “Le abbiamo poi sostenute (le Zea ndr) con la legge di stabilità, anche mediante gli incentivi per il vuoto a rendere degli imballaggi, il compostaggio di comunità e per la misurazione puntuale dei rifiuti conferiti al servizio pubblico”, commenta Sergio Costa.

Questo contributo straordinario è cumulabile con le indennità e le agevolazioni, anche finanziarie, emanate a livello nazionale per fronteggiare la crisi economico-finanziaria causata dall’emergenza sanitaria Covid-19, comprese le indennità erogate dall’Inps, chiarisce in una nota stampa il ministero dell’Ambiente.

Il piano di riparto del contributo straordinario tra i beneficiari ammessi sarà pubblicato entro 60 giorni dalla data di scadenza di presentazione delle istanze sia sul sito dedicato che sul portale del ministero dell’Ambiente. “Tutela ambientale e sviluppo economico possono e devono coesistere”, conclude il capo del dicastero.

L’inaugurazione della flotta antinquinamento Castalia

Tra le altre attività promosse dal ministero dell’Ambiente l’inaugurazione ieri 1° febbraio a Fiumicino della flotta antinquinamento Castalia. Partita dalla foce del Tevere opererà lungo tutte le coste del Paese.

costa fiumicino
Inaugurazione a Fiumicino del ministro dell’Ambiente Sergio Costa della flotta antinquinamento Castalia

La nascita dell’osservatorio ambientale della Terra dei fuochi

Altra importante iniziativa la firma della Carta di Carditello, lo scorso 30 gennaio, che prevede l’istituzione di un osservatorio ambientale della Terra dei fuochi “Stefano Tonziello” presso la fondazione del Real sito di Carditello. L’iniziativa prevede anche la promozione di eventi di partecipazione attiva e di informazione ai cittadini sulla tutela dell’ambiente e dei beni comuni nell’area della Terra dei fuochi.

“Durante le investigazioni io notavo che esisteva un gap, una distanza tra istituzioni e cittadini”, commenta in una nota Costa. La Carta di Carditello aiuta a “ridurre questo gap e di parlarci guardandoci negli occhi”. Rappresenta “l’inizio di un percorso, non un approdo, una rampa di lancio per un cammino insieme. Lo Stato, quello con la S maiuscola è presente qui a Carditello per affiancare la comunità di cittadine e cittadini campani”.

carta carditello
Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa insieme a parlamentari e associazioni in occasione della firma della Carta di Carditello. Fonte: minAmbiente.
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