Le aziende attive nel settore dell’illuminazione sono sempre più attente alla sostenibilità

Ecco i risultati dell’ultima indagine di ASSIL, Associazione nazionale dei produttori di illuminazione.

ASSIL illuminazione sostenibilità
Foto di Johannes Plenio su Unsplash

Nei primi nove mesi del 2023, i produttori italiani di illuminazione hanno visto crescere lievemente la domanda interna (+0,2 per cento) e calare leggermente quella estera (-0,5 per cento). Si tratta di un comparto sempre più attento alla sostenibilità, stando alla fotografia scattata da un’indagine di ASSIL, associazione nazionale che raggruppa circa 90 aziende per un fatturato complessivo intorno ai 2,8 miliardi.

La sostenibilità come vantaggio competitivo

I risultati, presentati nel corso dell’assemblea generale svoltasi a fine dicembre presso la sede Dallara di Varano de’ Melegari, mostrano come il 56 per cento degli associati rediga un report di sostenibilità e il 51 per cento abbia ottenuto anche un rating.

Secondo il 66 per cento delle aziende, le certificazioni rappresentano il modo migliore per riconoscere un prodotto sostenibile. L’88 per cento degli intervistati ritiene che la sostenibilità contribuisca a generare profitto nel lungo termine, e il 51 per cento è convinto che l’attenzione a questi temi si traduca in un vantaggio competitivo. Solo il 4 per cento vede la sostenibilità come un costo.

Il ruolo dell’industria dell’illuminazione

“I dati raccolti durante l’assemblea rispecchiano una volontà ben precisa: quella di costruire un DNA aziendale sostenibile capace di intercettare tutti i vantaggi competitivi della rivoluzione verde. Così le aziende che lavorano in questa filiera potranno incarnare ancora di più eccellenza e innovazione”, ha commentato Aldo Bigatti, presidente di ASSIL.

Del resto, come ha rimarcato il vicepresidente Carlo Comandini, “l’illuminazione ha un ruolo fondamentale quando si parla di sostenibilità. Come filiera dobbiamo impegnarci per mostrare i benefici di una corretta illuminazione”.

Il sostegno da parte delle istituzioni

Le aziende chiedono però di essere accompagnate lungo questo percorso virtuoso, tramite sgravi fiscali (52 per cento), sostegno all’innovazione (33 per cento) e percorsi formativi (15 per cento).

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“Da parte nostra c’è la massima disponibilità a lavorare insieme ai rappresentanti del settore per elaborare strumenti utili a efficientare la gestione delle risorse energetiche, indicando chiaramente quali siano le possibilità e opportunità per migliorare”, ha assicurato il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

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