L’Unione Europea ha alzato ulteriormente il tiro contro la Russia, approvando il 18° pacchetto di sanzioni con l’obiettivo di intensificare la pressione su Mosca e sostenere la ricerca della pace per l’Ucraina. Lo ha annunciato la Commissione EU, illustrando le nuove misure che colpiscono cinque pilastri chiave: le entrate energetiche, il settore bancario, il complesso militare-industriale, le pratiche di elusione e la richiesta di responsabilità per i crimini commessi contro i bambini e il patrimonio culturale ucraino.

Sanzioni: nel mirino energia e flotta ombra
Il fronte energetico vede un’inedita e significativa stretta. Il tetto massimo del prezzo del greggio russo è stato ridotto da 60 a 47,6 dollari al barile, introducendo un meccanismo automatico che lo manterrà sempre il 15% al di sotto del prezzo medio di mercato del greggio Urals. Questo, secondo la Commissione, aumenterà la prevedibilità per gli operatori e ridurrà drasticamente i ricavi di Mosca.
Un colpo secco arriva anche con il divieto di transazione per Nord Stream 1 e 2, rendendo impossibile per qualsiasi operatore dell’UE effettuare affari relativi a queste infrastrutture gasifere. Inoltre, è stato introdotto il divieto di importazione di prodotti petroliferi raffinati derivati dal greggio russo, anche se lavorati all’estero, impedendo di fatto che il petrolio russo raggiunga il mercato europeo in qualsiasi forma.
Particolarmente significativa la stretta sulla cosiddetta flotta ombra russa: 105 nuove navi sono state aggiunte alla lista, portando il totale a 444 unità soggette a divieto di accesso ai porti e ai servizi. Verranno inoltre applicate quotazioni complete (congelamento dei beni e divieti di viaggio) lungo l’intera catena del valore della flotta ombra. Per la prima volta, sono stati designati anche un capitano di una nave della flotta ombra e un operatore di un registro a bandiera aperta.
Russia: giro di vite sul settore finanziario e militare
Le misure finanziarie si rafforzano notevolmente. Il divieto di fornitura di servizi di messaggistica finanziaria specializzati con alcune banche russe è stato trasformato in un divieto assoluto di transazione con 23 entità. A queste si aggiungono altre 22 banche russe, portando il totale a 45 istituti con cui nessun operatore dell’UE potrà interagire, nemmeno fornendo servizi di messaggistica.
Il pacchetto estende anche il divieto di transazione per gli operatori finanziari di Paesi terzi che contribuiscono ad aggirare le sanzioni, inclusi i fornitori di criptovalute. Un nuovo divieto di transazione è stato imposto sul Fondo Russo per gli Investimenti Diretti, le sue controllate e i suoi investimenti, impedendo alla Russia di utilizzare questo strumento per accedere ai mercati finanziari globali o eludere le sanzioni. Infine, il divieto di fornitura di servizi e software al governo russo e alle aziende russe includerà ora anche i principali tipi di software bancario.
Sul fronte militare, il pacchetto amplia le restrizioni e i divieti all’esportazione di tecnologie avanzate, con un valore stimato di quasi 2,1 miliardi di euro di esportazioni che saranno bloccate.
Leggi anche L’UE taglia i legami energetici con la Russia: stop al 2027
Per ricevere quotidianamente i nostri aggiornamenti su energia e transizione ecologica, basta iscriversi alla nostra newsletter gratuita
e riproduzione totale o parziale in qualunque formato degli articoli presenti sul sito.















